
Il comunicato dell’assessore regionale Ceccarelli (che pubblichiamo in versione integrale) è la risposta ad un nostro precedente articolo, ovvero il pezzo uscito nel numero 41 del 2 novembre scorso dal titolo “La Spezia accusa la Toscana: non vuole il raddoppio”. Un titolo eloquente che riportava le opinioni emerse durante la Biennale della Logistica, “Bilog” tenutasi nel capoluogo ligure.
Dopo le accuse venute dal convegno della Spezia, la risposta dell’assessore regionale

“Il potenziamento della rete ferroviaria è una delle priorità della Regione Toscana, ed il documento di piano del PRIIM che è lo strumento di programmazione unitaria attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti, include esplicitamente il Corridoio Tirreno-Brennero (costituito dalla tratta Pontremolese e nodo di Pisa).” Con queste parole l’Assessore Regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli precisa la posizione della Regione sul raddoppio della Pontremolese. “Lo scorso 1 giugno – aggiunge Ceccarelli – ero a Pontremoli per la Giornata della Ferrovia Pontremolese, promossa da Legambiente, insieme ai sindaci del territorio e al deputato Andrea Orlando per sostenere e rilanciare il progetto, come del resto abbiamo sempre fatto in ogni sede in cui è stato necessario un nostro parere o un nostro atto, sempre in maniera tempestiva”. La Regione Toscana ha supportato l’inclusione della ferrovia Pontremolese nella rete TEN-T fino dalle consultazioni in sede comunitaria, finalizzate all’approvazione del Regolamento del 2013. La ferrovia Pontremolese è infatti identificata quale infrastruttura della rete transeuropea di trasporti, ed è classificata nella “rete Globale” dal Regolamento (UE) n. 1315/2013 sugli “orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti” (come modificato col Regolamento (UE) 2017/849 ). La previsione del raddoppio nel tratto toscano della ferrovia Pontremolese (tratta Chiesaccia-Pontremoli e successiva galleria di valico Pontremoli-Berceto), già inserita nel Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità è stata oggetto di procedimento di localizzazione e V.I.A. sul progetto preliminare, avviato da parte di RFI nel giugno 2003. Su tale procedura, la Regione Toscana espresse tempestivamente il proprio parere favorevole al conseguimento dell’intesa sulla localizzazione.

Il progetto preliminare del raddoppio fu definitivamente approvato dal CIPE solo l’8 maggio 2009. Pur essendo intervenuta l’approvazione del progetto preliminare non ha mai fatto seguito la stesura del progetto definitivo. Nonostante ciò, RFI realizzò nel territorrio toscano gli interventi di adeguamento delle stazioni di Villafranca Lunigiana e Filattiera secondo le previsioni del progetto di raddoppio. Il percorso di realizzazione iniziato vent’anni fa ha subito molte fermate e ripartenze e le difficoltà di realizzazione di un corridoio che avrebbe un costo stimato in oltre 2 miliardi, che attraversa tre Regioni e collega importanti centri produttivi e commerciali sono note. “Abbiamo il dovere di dire parole di verità ai cittadini ed è inutile negare che l’opera presenta una certa complessità sia in termini tecnici che di differenti esigenze territoriali, nonché un costo importante – puntualizza Ceccarelli – tuttavia la Toscana ha sempre sostenuto la sua realizzazione e anche grazie al nostro impegno l’intervento è inserito nel “Contratto di Programma Stato – RFI 2017-2021/aggiornamento 2018-2019”, nel quale è rilevata la necessità di procedere alla stesura della progettazione definitiva ed esecutiva. A febbraio 2017 si è svolto un incontro tra Regione Toscana e Comune di La Spezia al fine di promuovere un’iniziativa con il Ministero delle infrastrutture e con gli altri enti interessati, per individuare un percorso comune che porti al raddoppio della direttrice ferroviaria dell’asse Tirreno-Brennero, quale infrastrutura di rilievo per Toscana, Liguria e Emilia Romagna. Bisogna precisare che la tratta “Chiesaccia-Pontremoli” e la nuova galleria di valico, rientra nel progetto di raddoppio ferroviario a suo tempo predisposto da RFI, oggetto del procedimento di Localizzazione e VIA ex art. 3 del D.Lgs 190/2002, avviato nel giugno 2003 e concluso dal CIPE nel maggio 2009, per cui il progetto di raddoppio risulta ormai datato e, soprattutto per la nuova galleria di valico, è necessaria una revisione sostanziale del progetto al fine di adeguarlo alle attuali normative. Con queste doverose precisazioni, ci auguriamo che l’intervento possa prendere il via al più presto e Regione Toscana, nei limiti della sua competenza, farà tutto il possibile affinché ciò avvenga”.