
C’è una data sul calendario che unisce la festa degli Angeli custodi, il 2 ottobre, a quella dei nonni. Festa voluta e sancita da una legge approvata dal Parlamento nel 2005, in base a cui anche i genitori di figli separati possono vedere i nipotini. Riconosciuta, a pieno titolo, la “legittimazione dei nonni” in base a quello stupendo legame naturale–familiare che non si può assolutamente eludere.
Figure importanti, quelle dei nonni, saldo punto di riferimento come sottolinea sovente papa Francesco: un “nonno” particolare che continua a stupirci. La meraviglia deriva dalla perfetta normalità dei suoi comportamenti. Straordinario il suo arrivare a glorificare Dio invitandoci a riflettere su quanto vicino a Dio sia l’uomo, ragionando sull’umano scorrere del tempo sulle nostre vite.
Diventare “meno giovani” e nonni induce a trasportare con noi quello sconfinato bagaglio di saggezza che suole accompagnare il sorgere dei capelli bianchi. Tramandare ai giovanissimi, i valori cardini dell’esistenza è un passo verso l’immortalità alla quale aneliamo per istinto. Essere d’esempio ai nipoti rappresenta sicuramente una grande responsabilità intrisa però di gioia. Soprattutto se il cammino del passato è pieno di gesti che rendono onore alla nostra persona e lo renderanno, il più tardi possibile, alla nostra memoria.
In base alle ricerche Istat, la terza età è una concreta risorsa economica per il Paese del valore di svariati milioni di euro l’anno. L’equivalente, cioè, di quanto spenderebbero le famiglie per garantirsi “colf” e “tate”. Non scordiamoci poi della cosiddetta “risonanza pedagogica” che intercorre fra le generazioni nel senso che i nonni arricchiscono i nipoti e viceversa. Insomma, gli uni vivono meglio proprio perché esistono gli altri. Accanto alle luci, come sempre, non mancano le ombre.
Psicologi e sociologi rimarcano il ruolo insostituibile dei genitori. Sono e restano loro i testimoni dei figli ed i loro quotidiani modelli di riferimento nel bene e nel male, nel bello e nel brutto, per cui, per la completa formazione dei figli, vietato qualsiasi “scaricabarile” anche di fronte ai nonni aggiornati, moderni, in forma…. In trincea sempre mamma e papà per cui è indispensabile chiarire e stabilire confini netti invalicabili. Con intelligenza, buonsenso, in primis, amore. Quell’amore che rende i nonni “angeli custodi” terreni. Pronti ad accudire, ascoltare, redarguire, perdonare.
E, quando, è il momento restare nelle retrovie. Senza invadere lo spazio dei genitori.
Ivana Fornesi