Sarà conferito ad Aulla dal Vescovo nel corso della Veglia Missionaria
Nel corso della Veglia missionaria diocesana di venerdì 19 ottobre, il Vescovo Giovanni conferirà il ministero del Lettorato a Luca Signanini, della parrocchia san Giacomo Apostolo di Licciana Nardi, e Jules Ganlaky, originario del Benin, membro della Fraternità Sacerdotale san Filippo Neri di Filetto (Villafranca), studenti del Seminario vescovile maggiore. Un passo ulteriore del percorso che li condurrà, a Dio piacendo, all’ordinazione diaconale e presbiterale.
Come tutti i ministeri e i servizi nella Chiesa, quello che Luca e Jules riceveranno è un dono di Dio che ci fa ripetere: “tutto è grazia”. Il dono della Parola di Dio consegnato alla Chiesa, il servizio di proclamarla nella liturgia, la preparazione nella preghiera per il suo annuncio e la testimonianza evangelica sono tutti doni che il Signore elargisce ai suoi figli, alcuni dei quali si preparano a diventare sacerdoti per sempre e hanno dei compiti specifici nel e per il popolo di Dio.
Cosa significa diventare lettori? Papa Paolo VI, nella Lettera Apostolica Ministeria quaedam, scritta per il rinnovo dei ministeri nella Chiesa latina, scriveva: “Il Lettore è istituito per l’ufficio, a lui proprio, di leggere la parola di Dio nell’assemblea liturgica. Pertanto, nella Messa e nelle altre azioni sacre spetta a lui proclamare le letture della Sacra Scrittura (ma non il Vangelo); in mancanza del salmista, recitare il salmo interlezionale; quando non sono disponibili né il diacono né il cantore, enunciare le intenzioni della preghiera universale dei fedeli; dirigere il canto e guidare la partecipazione del popolo fedele; istruire i fedeli a ricevere degnamente i sacramenti.
Egli potrà anche – se sarà necessario – curare la preparazione degli altri fedeli, i quali, per incarico temporaneo, devono leggere la Sacra Scrittura nelle azioni liturgiche. Affinché poi adempia con maggiore dignità e perfezione questi uffici, procuri di meditare assiduamente la Sacra Scrittura”.
Fondamento del ministero del Lettorato è, quindi, l’ascolto della parola di Dio, pregarla assiduamente, viverla e gustarla, cercare di metterla in pratica e comunicarla agli altri. La Bibbia è la lettera d’amore di Dio al popolo di Israele e, conseguentemente, a ciascuno di noi.
San Gerolamo disse: “L’ignoranza della Scrittura è ignoranza di Cristo”. Il Catechismo della Chiesa Cattolica (CCC), al n. 131, recita: “Nella Parola di Dio è insita tanta efficacia e potenza da essere sostegno e vigore della Chiesa, e per i figli della Chiesa saldezza della fede, cibo dell’anima, sorgente pura e perenne della vita spirituale. È necessario che i fedeli abbiano largo accesso alla Sacra Scrittura”.
A Luca e Jules, lettori istituiti, considerando tutte queste cose, sono affidati i beni della salvezza dell’uomo, il disegno del Padre che, “attraverso tutte le parole della Sacra Scrittura, non dice che una sola Parola, il suo unico Verbo, nel quale dice se stesso interamente” (CCC 102).
L’istituzione di due nuovi lettori per la nostra Chiesa diocesana è anche un invito a pregare per le vocazioni al sacerdozio, affinché il padrone della messe “mandi operai nella sua messe” (cf. Mt 9,38). L’impegno del Seminario è anche quello di essere presente nelle comunità parrocchiali per portare la testimonianza di vita di chi si sta preparando al sacerdozio. Le giornate pro-seminario possono essere un momento importante in tal senso e chiediamo, quindi, la disponibilità dei parroci all’accoglienza delle varie iniziative proposte e alla collaborazione per il bene della Chiesa. Don Giovanni Poggiali Pro-Rettore del Seminario Vescovile Maggiore