Nonni presenti, nella chiarezza dei ruoli

36nonniC’è una data sul calendario che unisce la festa degli Angeli custodi, il 2 ottobre, a quella dei nonni. Festa sancita da una legge approvata dal Parlamento nel 2005, in base alla quale anche i genitori di figli separati possono vedere i nipotini. Giustamente riconosciuta, a pieno titolo, la “legittimazione dei nonni” in base a quel legame naturale e familiare che non si può cancellare perché inscritto nel dna e, prima ancora, nel cuore.
Figure importanti, i nonni, saldo punto di riferimento per garantire che i bambini possano essere seguiti con affetto quando entrambi i genitori lavorano.
Proprio in riferimento a ciò, ricerche Istat attestano che tale cura dei nipoti rappresenta, per il Paese, pure una risorsa economica del valore di parecchi milioni di euro l’anno, ossia l’equivalente di quanto sarebbero costrette a spendere le famiglie per garantirsi colf e tate. Ma oltre al pure importante risparmio dal punto di vista economico, di certo non trascurabile in questi tempi di vacche magre, i nonni, come ricorda spesso anche Papa Francesco, con la loro esperienza e saggezza, possono dare un contributo significativo ad una crescita equilibrata dei minori loro affidati e favorire il formarsi di una personalità più forte che aiuti l’adolescente ad affrontare le sfide e le insidie, sempre più frequenti, nascoste sovente sotto false luci.
Tra le diverse generazioni esiste la cosiddetta “risonanza pedagogica”: gli uni arricchiscono gli altri e viceversa. Ciò induce a porsi una domanda che è meno scontata di quanto possa apparire: “È più utile il nonno al nipotino o viceversa?”. In realtà gli uni vivono meglio proprio perché esistono gli altri. È importante, però, come affermano sociologi e psicologi, mantenere distinti i ruoli.
I genitori restano i diretti testimoni dei valori o disvalori per i figli. Sono loro i modelli  cui i ragazzi devono guardare. Per la completa e sana formazione dei giovani non è ammesso lo “scarica barile”, nemmeno di fronte a nonni dinamici, aggiornati, in forma e aperti alle tecnologie più moderne.
In prima linea, nella buona trincea, devono esserci mamma e papà, per cui è indispensabile chiarire e stabilire confini netti, agendo con intelligenza e buonsenso.
Ai nostri tempi i nonni erano la nostra televisione, sotto i fumosi gradili. Narratori di racconti indelebili. Oggi sono attivi collaboratori. Sempre e ovunque angeli custodi. Pronti ad ascoltare, redarguire, correggere, perdonare e, quando necessario, rimanere nelle retrovie. Per amore! 

Ivana Fornesi