Donati preziosi reperti al Museo delle Stele

Una punta di lancia dell’età del bronzo e un sesterzio di Faustina Maggiore, rinvenuti a Gravagna nel secolo scorso; consegnati da Silvio Bertolini con la figlia Annamaria e Corrado Della Bartolomea.

L’autore del presente articolo è il direttore del museo delle Statue Stele di Pontremoli, Angelo Ghiretti, che racconta di questo gesto di generosità e di amore verso il proprio territorio perché possa essere di esempio ai tanti lunigianesi innamorati della loro storia antica

Gravagna Montale, da sinistra: Annamaria Bertolini Hatke, Corrado Della Bartolomea, Silvio Bertolini, Angelo Ghiretti.
Gravagna Montale, da sinistra: Annamaria Bertolini Hatke, Corrado Della Bartolomea, Silvio Bertolini, Angelo Ghiretti.

Ero da poco sceso dal palco di Piazza della Repubblica, a Pontremoli, la sera del 25 luglio scorso, nella serata dedicata alla presentazione del volume Le sette meraviglie della Lunigiana. Con un fare molto cordiale sono stato avvicinato da Silvio Bertolini con la figlia Annamaria che avevano da raccontarmi una storia breve ma avvincente: nei primissimi anni del Novecento un loro antenato, Francesco Bianchi (Gravagna 1898 – New York 1930), aveva trovato nei dintorni di Poggio Castello di Gravagna un’antica punta di lancia, risalente all’età del Bronzo. Il reperto lo avevano con sè per essere donato al Museo delle Stele, punto di riferimento identitario della comunità, la sede naturale dove ogni testimonianza antica deve essere conservata per divenire patrimonio di tutti.

Sesterzio con al dritto il ritratto dell'Imperatrice Faustina Maggiore
Sesterzio con al dritto il ritratto dell’Imperatrice Faustina Maggiore
Sesterzio con al rovescio Vesta, stante e velata (diametro mm 32).
Sesterzio con al rovescio Vesta, stante e velata (diametro mm 32).

Un ringraziamento sincero va quindi rivolto a questi figli del nostro territorio da tempo residenti stabilmente in California (USA), ed un altro ringraziamento doveroso a chi, anticipandoli di qualche anno – il dott. Corrado Della Bartolomea, sempre del Montale di Gravagna – aveva consegnato nel 2016 un sesterzio dell’imperatrice Faustina Maggiore da lui rinvenuto zappando l’orto di casa nel lontano 1958. Corrado ha già espresso tutto il suo amore per il proprio luogo natìo nel volume autobiografico Arcroi, testimonianza autentica della vita quotidiana a Gravagna nell’immediato dopoguerra, raccontata attraverso gli occhi del bambino Simone.

Punta di lancia in bronzo dal Poggio Castello di Gravagna
Punta di lancia in bronzo dal Poggio Castello di Gravagna
Il rinvenitore della punta, Francesco Bianchi (1898-1930), al centro della foto.
Il rinvenitore della punta, Francesco Bianchi (1898-1930), al centro della foto.

I due reperti, entrambi già dotati di un numero d’inventario ministeriale e custoditi ora nel deposito archeologico del Piagnaro, raccontano cose interessanti sulla loro presenza a Gravagna. La punta appartiene all’età del Bronzo finale e si data all’incirca al X secolo prima di Cristo; segnala certo un’occupazione di quel periodo al colmo del Poggio Castello, che va inteso pertanto quale villaggio arroccato protostorico al pari di Castel Gennarin di Zeri, abitato nello stesso periodo. E’ probabile che la punta di lancia abbia fatto parte di un insieme di reperti che Carlo Caselli, nel 1933 (Lunigiana ignota, pag. 57 della ristampa TARKA), segnala rinvenuti al Castello da Cecilia Bertolini, tra cui cita significativamente punte di lancia. La moneta dell’imperatrice Faustino Maior (105-140 d.C.) emessa dal marito imperatore Antonino Pio (138-161 d.C.) è una presenza legata al passaggio della romana via Parma – Luni, che proprio a Gravagna, secondo le ricerche che ho condotto, doveva vedere riunite le due varianti che scendevano dal crinale appenninico, l’una proveniente dal sovrastante Valoria (epoca repubblicana e tardoantica), l’altra dalla Cisa (epoca imperiale). Che il gesto di Silvio e Corrado sia di esempio ai tanti lunigianesi innamorati della loro storia antica.

 Angelo Ghiretti, Direzione Museo delle Statue Stele Lunigianesi, angelo_ghiretti@fastwebnet.it