Il tratto di strada è stato dedicato alla memoria di Giulio Armanini
Una passeggiata immersi nella natura esplorando un antico tracciato ormai inutilizzato con la colonna sonora del vento fresco e debole tra le fronde alla riscoperta di tracce antiche dell’economia contadina della Valdantena. È stata una giornata di festa e dal grande valore storico e culturale quella che ha visto la riapertura di una parte dell’antica via degli Scaleri di Pracchiola, un antico tratto della strada Lombarda che collegava la frazione pontremolese a un Hospitale dei frati di San Giacomo d’Altopascio e quindi al passo del Cirone, e che veniva utilizzata in antichità da mercanti e contadini per portare le bestie al pascolo. Un sentiero storico che però negli ultimi decenni è stato abbandonato all’incuria e all’avanzata della vegetazione ma che oggi è stato in parte recuperato (nella sua parte più alta, continuando sulla strada che porta al passo del Cirone circa due km e mezzo dopo Pracchiola) grazie allo straordinario lavoro di alcuni volontari che sono stati guidati dal vulcanico (ormai si è lanciato a livello nazionale ma per noi resta l’insostituibile presidente dei Veterani Sportivi di Pontremoli) Pier Giacomo Tassi (ma per tutti basta solo “Cio”).
E a noi non può che fare estremamente piacere la scelta di intitolare questa ritrovata via della memoria a Giulio Armanini, docente, preside, storico e nostro indimenticabile redattore, maestro ed amico, che tanto ha amato la terra della Valdantena (lui era originario di Toplecca) e l’ha spesso valorizzata con i suoi studi, le sue ricerche e i suoi articoli. Ed erano davvero tanti i “valdantenesi”(e non) che si sono ritrovati a calpestare questi antichi sassi portando testimonianza di amore verso la propria terra. Una camminata tra antichi muretti a secco, scalinate in pietra e strutture storiche ormai in disuso, che rivelano la grande caparbietà ed ingegnosità di un popolo che aveva creato una strada per permettere di affrontare l’insidiosa salita che conduce al passo del Cirone.
“è importante conoscere e riscoprire questi luoghi – ha evidenziato il sindaco Lucia Baracchini – che fanno parte della nostra storia”. La memoria storica del tracciato è stata affidata al maestro Nunzio Armanini che ha ricordato eventi, anche tragici, legati agli Scaleri come durante la seconda guerra mondiale. Don Lorenzo Piagneri ha fatto poi un excursus storico evidenziando il rapporto complesso, ma di inevitabile simbiosi, che lega l’uomo al territorio. Una bella giornata che, ci auguriamo, possa dare il via la completo recupero degli Scaleri e che l’incontro in ricordo di Giulio, come annunciato da “Cio”, possa trovare una continuità anche nei prossimi anni. (r.s.)