A volte basta anche solo avvertire il rischio di cadere nel baratro per cercare subito di recuperare il giusto equilibrio e rimettersi in carreggiata. Tanto è successo alla Pontremolese che, dopo le due batoste interne che hanno veramente segnato il punto più critico dell’intera stagione, una volta di più è tornata da una trasferta non facile con tutti e tre i punti in palio, facendo sì tornare il sorriso a dirigenza e tifoseria, ma lasciando l’amaro in bocca per l’ennesima prestazione accattivante in campo esterno, gioia ormai da troppo tempo negata ai pochi rimasti a subire lo spettacolo ben poco gradevole che viene invece proposto usualmente al Comunale. Quello che conta, alla fine, resta il fatto che la vittoria ha permesso di fare un bel balzo in avanti ripristinando le dovute distanze con la zona a rischio; niente di trascendentale, ovviamente, perchè si tratta di tre sole lunghezze, ma quanto basta per guardare al prossimo impegno interno con il fanalino Ponte a Moriano, cui sarà necessario strappare i tre punti, prima di tutto per salvare la faccia e, poi, per uscire in modo concreto dalle péste di una classifica che resterà comunque poco rassicurante.
Tanto più che la salvezza sembra ormai l’unica spiaggia cui guardare per dare un senso alla stagione perché, per aspirare ai play off, occorrerebbe tutta una serie di contingenze astruse, mentre in realtà tutto lascia prevedere che le prime due passeranno direttamente e non sarà proprio necessario ricorrere alla lotteria finale visto il divario tra le due di testa e le inseguitrici. Quindi, cassetti chiusi, perché non sarà possibile estrarre alcun sogno, ma l’occhio dovrà restare proteso alla salvezza per un finale tutto all’insegna della serenità e magari di quegli esprimenti che potrebbero essere la base per impostare la stagione prossima, antefatto ineludibile a quella del centenario. Sembra proprio tornato definitivamente il sereno in casa del Serricciolo perché dopo la vittoria ritrovata, la banda di Andreazzoli ha provato a fare un nuovo guizzo in avanti tentando il colpaccio in quel di Montignoso. Ovviamente i padroni di casa, dopo il vantaggio ospite dell’avvio, hanno fatto di tutto per rimediare. Il pari finale, quindi, si fa per dire, accontenta tutti, soprattutto permette agli aullesi di continuare a sognare, visto che i margini per farlo ci sono ancora. Chi non smette di stupire per gli esiti anomali con cui dobbiamo confrontarci ogni domenica è sempre la Seconda che offre ghiotte opportunità per spaziare sui due fronti con prospettive che sembrano ancora tutte da scrivere, anche se qualche problema, sembra avviarsi a soluzione. Intanto le regine. Bene la Torrelaghese che fa un solo boccone del pericoloso Corsanico e conferma il momento di grazia che ne fa la pretendente più garantita alla vittoria finale. Non è dammeno il FilVilla che va a nozze nel derby con la Fivizzanese a dire che i dubbi relativi a un momento di appannamento, dopo la batosta col Monti, sono ormai archiviati e resta il desiderio di competere per il primato fino all’ultimo secondo. Ha risposto da par suo il Tirrenia che è salito a Filattiera per fare bottino pieno e garantirsi una collocazione più che probabilistica nel lotto, a spese dei castellani per una sconfitta che pesa ben più del prevedibile. Unico a restare al palo il Monzone che, inopinatamente, crolla in casa di fronte ad un Atl. Carrara sempre più convincente ed ora vede messo in discussione il suo collocamento nella rosa delle papabili alla battaglia per la conquista del secondo posto promozione, visto che proprio l’Atletico ed il Poveromo ormai sono ad un solo tiro di schioppo. Cosa stia succedendo alla squadra di Damiani è difficile da individuare. Certo, già dalla trasferta di Lucca sarà possibile capire se le cose potranno trovare un rimedio. Così, mentre accenniamo solo agli inutili eccessi del Monti che, passando dalla padella alla brace, umilia senza un qualche motivo la povera Palleronese, veniamo invece a prendere atto che le vicende della Filattierese sembrano destinate a non trovare la soluzione che tanto abbiamo auspicato, visto che le dirette contendenti alla salvezza viaggiano su ben altri binari e le distanze si stanno una volta di più acuendo. Se, infatti, la quintultima piazza, per altro occupata anche dalla Fivizzanese, è quasi inarrivabile, anche il riferimento alla terzultima si va facendo improbabile perché il Pisa viaggia a ben sei lunghezze e il Lucca a sette. Tenendo conto che rimangono solo sette giornate, l’impresa sembra titanica. Un quadro deprimente che anche la Terza non migliora anche se arriva qualche buona nuova. Al centro del turno c’era il confronto tra la capolista Lido di Camaiore e il Mulazzo in quel di Groppoli. Ebbene, i versiliesi hanno confermato di essere di un altro pianeta ed i nostri hanno fatto quanto nelle loro possibilità, ma non sono certo questi gli incontri ai quali chiedere la strada per tentare la scalata alla Seconda. Tanto più che, nell’insieme, e grazie anche ai cugini, il quadro è cambiato di poco e le possibilità per i malaspiniani restano le solite. Il Barbarasco infatti, e a sorpresa, è tornato alla vittoria battendo la seconda della classe. Quindi è ancora tutto aperto nel finale di stagione.
Luciano Bertocchi