
La scelta maturata dal sindaco Jacopo Ferri

Entro Pasqua potrebbe insediarsi un tavolo di confronto per affrontare concretamente il tema dell’adesione di Pontremoli al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano: è questa la scelta maturata dal sindaco Jacopo Ferri in questo mese trascorso dall’incontro che si è svolto nel Teatro della Rosa su iniziativa della sezione di Pontremoli del Club Alpino Italiano in collaborazione con il Comune.
“A venticinque anni di distanza dalla creazione del Parco – ci dice – credo sia giusto riparlarne, valutare bene tutti gli aspetti e prendere una decisione che potrebbe anche essere quella di rivedere la decisione del passato e quindi di entrare a farne parte”. Un percorso che non sarà breve, ma che comunque Pontremoli sembra voler intraprendere: le valutazioni dei soggetti che saranno coinvolti è probabile che richiedano numerosi confronti e quindi altro tempo prima di prendere una decisione.
Se la scelta dovesse essere il “sì” al Parco servirebbero poi almeno altri due anni prima che i nuovi confini possano comprendere anche una parte del territorio pontremolese. A questo proposito il CAI ha proposto di inserire nell’eventuale nuovo perimetro un’area compresa fra le pendici del Monte Braiola e le sorgenti del Magra, passando dunque per l’Orsaro, il Fosco e il Tavola. Anche questa proposta sarà comunque sul tavolo delle valutazioni.
A breve possibile la convocazione di un gruppo di soggetti interessati all’argomento

“In questi anni il dibattito non si è mai spento – continua il primo cittadino – ed è giusto ora aprire un nuovo confronto: non c’è una pregiudiziale contro il Parco, né da parte mia né da parte dell’Amministrazione Comunale, anche se ci sono pareri e tendenze che risentono delle scelte del passato. Ma siamo aperti al confronto, valutando bene che cosa è accaduto in questi anni, quali sono state le esperienze dei Comuni vicini a noi che hanno aderito, gli aspetti positivi e quelli negativi e le opportunità che si potrebbero aprire per Pontremoli in caso di una possibile adesione”.
Jacopo Ferri riflette sul fatto che il Parco non ha stravolto né in negativo né in positivo alcun assetto locale e che può portare dei vantaggi ai territori che ne fanno parte e per questo assicura di essere disponibile a trovare una soluzione che possa accontentare tutti. Per questo pensa di riunire quanto prima un gruppo ristretto ma che comunque sia rappresentativo dei soggetti interessati all’argomento, dalle associazioni che come il CAI sostengono la necessità di aderire a quelle che riuniscono i cacciatori che probabilmente non vedranno di buon occhio tornare ad affrontare un tema sul quale si sono sempre espresse in modo contrario.
Ma anche soggetti come imprenditori fino al Comitato delle Frazioni. “Su questo tavolo immagino che si possano mettere tutte le problematiche che coinvolgono la montagna – conclude – discuterne e cercare di arrivare ad un punto di equilibrio che possa tenere insieme le esigenze di tutti. E vogliamo farlo in tempi veloci per decidere il prima possibile”
(p. biss.)