
Egidio Pedrini, “Zeri unito”
Sostegno alle frazioni e vantaggi per le famiglie

Cosa l’ha spinta a cercare il suo quarto mandato alla guida del Comune?
In questi anni abbiamo costruito le fondamenta per proiettare Zeri nel futuro con servizi di base indispensabili e un sistema di tassazione tra i più bassi in Italia per far vivere meglio le persone con bassa redditività, farne venire di nuove ed assicurare un futuro ai giovani che hanno scelto di rimanere. In questi anni ho dovuto lottare a diversi livelli: centrali, regionali, provinciali, per la difesa del territorio e non intendo mollare, procedendo su questa linea finché non saranno sanate tutte le criticità.
Cosa ha realizzato in questi anni e cosa pensa di mantenere anche in caso di conferma?
Una battaglia importante che abbiamo combattuto in questi anni, e che continueremo, è stata quella di rilanciare le valli di Zeri e di dare valore a tutte le frazioni che compongono il nostro patrimonio storico e culturale. E poi la difesa dell’acqua pubblica che, fino a che sarò io sindaco, non sarà mai tolta a Zeri. A tutta questo va aggiunto il mantenimento dell’ufficio postale a Rossano e della guardia medica 24 ore su 24.
Quali sono le prime iniziative che metterete in campo in caso di vittoria elettorale?
Abbiamo la ferma volontà di fare politiche per la famiglia. Zeri è una realtà molto povera con redditi molto bassi. Le battaglie che abbiamo combattuto in passato come amministrazione comunale fanno sì che le tasse siano sotto la media rispetto al resto del territorio lunigianese. Altro punto chiave, poi, è l’attenzione agli esercizi commerciali, che a Zeri sono anche luoghi di aggregazione. Vogliamo fare in modo che rimangano aperti e siano un presidio per il territorio.
Cristian Petacchi, “Cittadini per Zeri”
Una progettualità seria per combattere il degrado

Come valuta il lavoro dell’amministrazione uscente?
Basta guardare in che stato si trova ora Zeri… in una situazione di degrado e abbandono. Un degrado generalizzato: sociale, strutturale, economico, amministrativo. Per combatterlo serve affrontarlo con serietà e con progettualità. E prima di tutto guardando al bilancio: non in avanzo come dichiarato, ma con un buco di 102.000 euro.
Come pensa di agire per rilanciare il territorio?
Occupandoci del patrimonio naturalistico e sentieristico, oltre che delle realtà produttive: facendo rete e creando filiere, sostenendo e valorizzando prodotti, luoghi e persone per un rilancio che, se lo vogliamo, è possibile. Dovremo combattere lo spopolamento, aiutando i giovani, l’imprenditoria e il mondo del lavoro; sapendo cogliere i finanziamenti che ci sono e allo stesso tempo facendo del nostro territorio un luogo attrattivo, capace di essere punto di riferimento per un turismo ecosostenibile e vero.
Come si combattono le “difficoltà” di un territorio montano come quello zerasco?
Fondamentale è combattere l’isolamento accentuato dall’ultima amministrazione, ricostruendo da subito i rapporti con ogni istituzione sovra-comunale: solo così potremo gestire funzioni altrimenti impossibili da sostenere e solo così potremo ottenere finanziamenti altrimenti impossibili da reperire: solo così, insomma, potremo ripartire.
Altre iniziative?
Sistemare l’apparato organico, ma senza dimenticare gli altri problemi e le altre emergenze e perciò occupandosi anche del decoro urbano e della messa in sicurezza delle strade, dei servizi al cittadino e della manutenzione dell’esistente.