A Caprio premiati gli olii extravergini locali di qualità

Si è tenuto il premio “La preda”

Gli olii presentati al premio "La preda"
Gli olii presentati al premio “La preda”

è il re dei condimenti. È uno dei simboli della cucina mediterranea. Stiamo parlando dell’olio extravergine d’oliva che è stato il protagonista assoluto della giornata che si è tenuta domenica 16 febbraio a Caprio di Filattiera dove si è tenuta la decima edizione del premio “La preda”, riservato ai produttori amatoriali di olio. Il nome del concorso, trae origine da un’antica tradizione, dove l’olio d’oliva veniva conservato in contenitori di pietra scavati a mano. Sebbene oggi si sappia che questi contenitori non erano ideali per la conservazione dell’olio, rappresentano un affascinante pezzo di storia locale.

Ben 52 i prodotti presentati
Gli olii presentati al premio "La preda"
Gli olii presentati al premio “La preda”

Ben 52 gli oli in gara (affluenza inaspettata dato che era dal 2019, prima della pandemia, che non veniva riproposto il premio) che hanno messo in grossa difficoltà il panel (il comitato di assaggio) chiamato a decretare il vincitore. Così la giuria, composta da veri e propri “sommelier dell’olio” (Ambrosini, Sergiampietri e Rapalli), ha dovuto dare il suo meglio mentre degustava i vari prodotti cercando di cogliendone gli aromi, i colori, le sfumature che caratterizzano ogni singolo prodotto. Alla fine la vittoria è andata al prodotto realizzato da Daniele Pinotti Bianchi.

La nascita e la storia del Premio
Il pubblico presente al premio "La preda"
Il pubblico presente al premio “La preda”

Un premio quello de “La preda” che nasce nel 2010 con lo scopo di creare la cultura dell’olio e del mangiare sano oltre che bene. L’olio d’oliva infatti è uno dei pochi alimenti le cui caratteristiche e le cui qualità sono rimaste inalterate nell’arco dei millenni. Per l’importanza che ha rivestito nel susseguirsi delle varie vicende storiche e che tuttora riveste, può essere considerato uno dei cuori della cultura alimentare del mediterraneo. Basti pensare che è proprio nel periodo tra il X e il XII secolo che venne creato l’oliveto che dal Canale risale tutta la valle, a cui diedero un grosso impulso i Benedettini, che a Caprio, avevano dei possedimenti, dopo la donazione di quel territorio all’Abbazia di Brugnato Il premio è quindi quasi “una scusa” per accrescere nel consumatore prima che nei produttori, le conoscenze di base per difendersi e acquistare prodotti di alto livello.

Il sogno sarebbe, costituire il consorzio di piccoli produttori e creare un sigillo di qualità che identifichi le eccellenze che molti piccoli produttori hanno dimostrato anche di poter raggiungere. I partecipanti alla giornata hanno potuto godere di un pranzo didattico, durante il quale sono stati esplorati gli abbinamenti tra olio e cibo, offrendo un’esperienza gastronomica unica. Nel pomeriggio, presso il centro Tiziano Mannoni di Filattiera, si è tenuta la parte finale della giornata, guidata dalla vicesindaca Giuliana Filippi.

Alla giornata sono intervenuti Gianluca Barbieri e Vittorio Marcelli, che hanno presentato rispettivamente gli strumenti del distretto biologico e distretto rurale, e Francesca Ferrari presidente della Coldiretti, che ha sottolineato l’importanza dei coltivatori hobbisti nella lotta contro le malattie dell’olivo, evidenziando il ruolo cruciale di questi appassionati nella salvaguardia delle nostre colture e del paesaggio. Durante il convegno, è stato proposto un corso di potatura, fondamentale per il recupero degli oliveti abbandonati che si terrà a Scorcetoli il 15 marzo. (r.s.)

Il podio
I produttori di olio premiati
I produttori di olio premiati

Primo Classificato: Pinotti Bianchi Daniele, Profumi piacevoli, molto gustoso, equilibrato.

Secondo Classificato: Tonarelli Luciano, Profumo piacevole, equilibrato eccellente, sentore di peperone.

Terzo Classificato: Tonelli Nemo, Profumo intenso, bellissimo finale, caratteriale, non aggressivo, molto equilibrato, erba medica.