
Con “Hostress”. In cartellone ben 16 spettacoli fino al 12 aprile

Il programma teatrale di Officine Tok ha preso ufficialmente l’atteso via, a Monzone, con Hostress, interpretato da “Cicale Comic Vocal Trio”. Le loro indicazioni sono state dei veri e propri insegnamenti per ogni occasione, in particolare per il rispetto dell’ambiente e del prossimo. Il viaggio è stato accompagnato da musica rock e pop.
Proseguirà il 9 novembre con Cascando, un atto unico per cuori leggermente insonni, della Compagnia DoveComeQuando. Sabato 30 novembre andrà in scena un omaggio a Monica Vitti “Vietato sporgersi dentro”. Il monologo “trasporterà nella dimensione femminile con ironia e un po’ di malinconia”. Il 7 dicembre sarà la volta di “Questa è casa mia”, la storia di una famiglia aquilana, i Solfanelli, e di una amicizia travolta dalla natura. Il 20 e 21 dicembre il palco sarà di Elisabetta Dini con “Seconda me”, opera scritta dall’attrice stessa. Le rappresentazioni continueranno il 4 gennaio con “L’uomo tigre”, con Andrea Kaemmerle, una riflessione sulla vecchiaia. Da segnalare, fra i molti altri spettacoli (ben sedici complessivamente) che si concluderanno al 12 aprile, la riproposizione, il primo marzo 2025, dalla compagnia del Pioero, della spassosa commedia dialettale, con sullo sfondo la vita quotidiana del tempo, “Per maritare una fiola”, scritta e recitata alcuni decenni fa, con attori del paese, dal compianto Sergio Mastrini.

Ma Elisabetta Dini ed Ines Cattabriga (ovvero le gestrici delle Officine Tok) non operano solo nel campo teatrale. Con la loro compagnia, a partire dal 2017, quando è stata creata, sono diventate il punto di riferimento per giovani e meno giovani che amano imparare, sotto guide abili e qualificate, la grafica, il cucito, il photoshop, la lingua inglese,…
Si può a ragione affermare che il loro amore per il territorio con le sue tradizioni, il suo ambiente, i suoi paesi, che il loro desiderio di preservarlo e farlo vivere stiano dando buoni frutti e che Elisabetta e Ines facciano un’opera altamente meritoria e stimolante per una popolazione in continua diminuzione. In quest’ottica non sarebbe il caso che l’Amministrazione mettesse più convinzione per recuperare il vecchio cinema “Ideal”?. In molti stanno sollecitando questo impegno, anche perché il cinema, è una delle ipotesi, potrebbe essere donato alle Officine Tok.
(Andreino Fabiani)