Il diacono a servizio della fraternità nella Chiesa. Il ministero conferito ad Alessio Bertocchi

In cattedrale a Massa il vescovo Mario ha conferito l’ordine del diaconato ad Alessio Bertocchi

Nella solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, il vescovo Mario, per l’imposizione delle mani e la preghiera di ordinazione, ha conferito il ministero del diaconato al seminarista Alessio Bertocchi; 30 anni, originario di Montignoso, proveniente dalla parrocchia di Santa Maria della Rosa, alunno nel Seminario interdiocesano “Santa Caterina” di Pisa. La solenne celebrazione si è svolta a Massa in Cattedrale, in un clima attento e carico di emozione per una nuova tappa nel percorso di Alessio verso il sacerdozio.
Il neo diacono, infatti, nell’attesa di raggiungere il presbiterato, svolge il suo servizio pastorale nella parrocchia di san Pio X a Massa. Una tappa, quella del diaconato, che il vescovo ha precisato nell’omelia come “necessaria e formativa per seguire Cristo che è capo, pastore, sposo, certo, ma anche servo”. E se la dimensione del servizio è decisiva per svolgere concretamente il ministero diaconale, allora coloro che vi accedono non possono tralasciare la sequela di Cristo servo, umile e povero, che caratterizza l’esercizio di ogni autorità nella Chiesa, discesa dal sacrificio del Signore Gesù col suo sangue.
Mons. Vaccari ha poi sottolineato come il contesto della solennità dell’Immacolata Concezione di Maria renda particolarmente significativi gli impegni che si è assunto il neo diacono: esercitare il ministero con umiltà e carità in aiuto all’ordine sacerdotale e a servizio del popolo; custodire il mistero della fede per annunciarla in parole e opere, secondo il Vangelo e la tradizione della Chiesa; l’impegno a vivere nel celibato la dedizione a Cristo; l’adempimento della preghiera costante e fedele; e infine conformare al Signore tutta la vita, nel momento in cui all’altare ci sarà la vicinanza con il corpo e il sangue di Cristo.
Mons. Vaccari ha poi sottolineato come in realtà i diaconi siano mandati dal vescovo dove serve, cioè, là dove esista una necessità, una fragilità, una debolezza della comunità. Infatti l’istituzione dei sette diaconi, così come indicato dal capitolo 6 degli Atti degli Apostoli, nasce da un’esigenza della comunità, come il servizio delle mense diventato troppo oneroso per gli apostoli, mentre i primi diaconi Stefano e Filippo hanno dovuto affrontare l’uno il problema delle diverse comunità provenienti dall’ebraismo e l’altro l’opportunità di come annunciare il vangelo ai pagani.
“In questo senso il diaconato – ha detto il vescovo Mario – è un ministero aperto che unisce la grazia del sacramento che conforma a Cristo ed è a servizio dell’apostolicità, della missione della Chiesa”. E ancora: “i diaconi possono essere riparatori delle fragilità, dei fallimenti, acceleratori dei processi di rinnovamento e occhi attenti per la riforma della Chiesa, mentre la riscoperta della ‘sinodalità’ sarà un campo dove dovrai a lungo sperimentarti perché è stato indicato dal Papa e dai Vescovi e dalla Chiesa tutta come nuovo stile dell’essere Chiesa”.
Ma il momento culminante della celebrazione è stata l’imposizione delle mani del vescovo sul candidato e la recita della preghiera di ordinazione: mons. Vaccari ha sostato qualche istante in silenzio e con gli occhi chiusi, con le mani sopra la testa, mentre Alessio stava inginocchiato ai piedi dell’altare. Terminata la preghiera, è avvenuta la vestizione degli abiti diaconali: un confratello diacono ha aiutato Alessio ad indossare la stola diaconale e la veste dalmatica. Infine è avvenuta la consegna dei Vangeli, mentre il vescovo recitava la preghiera: “credi sempre ciò che proclami, insegna ciò che hai appreso nella fede, vivi ciò che insegni”.
Terminata la celebrazione, Alessio ha ricevuto l’abbraccio emozionato di parenti, amici, compagni di Seminario e di tutti coloro che hanno partecipato a questa gioia, nel suo cammino verso il sacerdozio. “Maria – ha aggiunto il vescovo terminando l’omelia – come alle nozze di Cana dice anche a te come ai servi (che in greco si dice ‘diaconi’) cioè coloro che servivano al banchetto di nozze: Qualsiasi cosa vi dica (Gesù), fatela”.

(df)