“Il metano a Pollina in pochi mesi”

Ancora alla ricerca di una soluzione per Torrano

Veduta di Succisa
Veduta di Succisa

Quando arriverà il metano nella “villa” succisana di Pollina? Inutile dire che l’attesa sia tanta e a chiederselo sono soprattutto la cinquantina di famiglie che hanno aderito all’iniziativa del Comune di Pontremoli e che vorrebbero sapere se nel prossimo autunno potranno scaldare le proprie case con la nuova materia prima. E questo perché, nonostante gli aumenti della preziosa risorsa e l’incertezza per il prossimo futuro legato alla situazione internazionale, sanno che comunque anche il gpl che attualmente stanno utilizzando ha subìto rincari ancora superiori. “Siamo fiduciosi che i lavori possano partire entro poche settimane – spiega l’assessore Manuel Buttini che ha seguito il complesso iter fin dai tempi dell’Amministrazione comunale guidata da Lucia Baracchini – e che entro qualche mese il metano arrivi nelle case della Pollina”. Un percorso ad ostacoli iniziato almeno quattro anni fa quando era emerso l’interesse di Italgas a sostituire la vecchia rete di distribuzione di gpl all’interno delle frazioni di Succisa e di Torrano. “Una volta arrivata la condotta principale da Mignegno al cimitero di Succisa nei pressi di Villavecchia – continua Buttini – abbiamo verificato che mettendo insieme le distanze di allacciamento gratuito che ogni utente può vantare nei confronti del gestore si poteva arrivare anche a Pollina grazie al fatto che molte famiglie erano disponibili ad aderire all’iniziativa. In questo modo riusciamo a far arrivare il gas naturale nella frazione senza spendere nulla”. Come anticipato nelle scorse settimane, resta invece ancora incerta la situazione per Torrano dove da tempo hanno visto arrivare i lavori alle porte del paese e poi fermarsi. La condotta interrata sotto il manto stradale partendo dalla località Fiesolare è ferma a poche centinaia di metri dal paese e i lavori non proseguono. Motivo del contendere, infatti, è la costosa soluzione per attraversare il torrente: il Comune vorrebbe che fosse utilizzato il ponte esistente realizzando un’opera di ristrutturazione e di messa in sicurezza del manufatto; la società preferirebbe invece adottare una soluzione diversa con un percorso autonomo per non legare la condotta alle sorti del ponte stesso. “Come Comune preferiamo senza dubbio che venga utilizzato il ponte – spiega ancora Buttini – e siamo ben disposti a integrare la somma a disposizione della società con risorse comunali per le opere necessarie a rendere il manufatto idoneo ad ospitare la tubazione che deve arrivare a tutti i costi in paese”. (p. biss.)