Scandalo Serinper: vantaggi indebiti alla coop per minori in cambio di assunzioni “segnalate”

Otto persone agli arresti domiciliari tra cui il sindaco di Villafranca, Bellesi, e la direttrice della Società della Salute, Vallelonga

Operazione "Accoglienza": immagine fornita dal comando dei Carabinieri di Massa Carrara, con un auto di fronte al palazzo Comunale di Villafranca
Operazione “Accoglienza”: immagine fornita dal comando dei Carabinieri di Massa Carrara, con un auto di fronte al palazzo Comunale di Villafranca

Avrebbero lucrato con la gestione di strutture protette per minori e case di accoglienza per famiglie disagiate, presenti soprattutto in Lunigiana, creando allo stesso tempo un “sistema corruttivo” che prevedeva “la metodica assunzione di parenti e amici di funzionari pubblici, tra cui quelli addetti al controllo del settore”, per eludere le ispezioni. è quanto avrebbe accertato l’operazione denominata “Accoglienza” della Procura di Massa, coordinata dal pubblico ministero Alessia Iacopini, e che lunedì 7 dicembre ha portato all’esecuzione, da parte dei Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Massa, di decine di perquisizioni e otto misure cautelari (tra cui il sindaco di Villafranca, Filippo Bellesi e la direttrice della Società della Salute, Rosanna Vallelonga) degli arresti domiciliari per i reati di corruzione e di traffico di influenze illecite. Secondo le accuse della procura avrebbero favorito una cooperativa che opera nel campo dell’accoglienza di minori e famiglie disagiate, la Serinper, che gestisce in provincia diverse strutture. I soggetti accusati avrebbero dato dei vantaggi indebiti alla comunità e in cambio i vertici della Serinper avrebbero in vario modo favorito le istituzioni, in particolare con l’assunzione in cooperativa di persone “segnalate”.

Sulla Serinper gli amministratori pubblici, secondo le ipotesi di reato, avrebbero chiuso un occhio. E così la cooperativa avrebbe inserito nelle strutture più minori di quanti poteva contenerne. Le condizioni dei ragazzi, secondo i risultati della indagini, erano al limite tra pasti scadenti, letti ricavati in giacigli di fortuna e punizioni anche corporali. Il tutto, approfittando, da un lato, del fatto che i soggetti preposti al controllo erano stati corrotti dai gestori con assunzioni “di comodo”, e, dall’altro, della situazione di debolezza degli utenti, impossibilitati a ribellarsi ed esplicitamente minacciati, nel caso avessero denunciato queste gravissime condotte, di ritorsioni. “Con questo meccanismo – si legge in un comunicato dei carabinieri – le società hanno visto negli anni moltiplicarsi il proprio volume di affari ed i relativi introiti costituiti integralmente dal pagamento di ‘rette’ direttamente da parte di Enti pubblici. Più in particolare, la Cooperativa Serinper, che nell’anno 2011 aveva dichiarato redditi per circa 200 mila euro ha, nell’anno 2017, portato i propri ricavi a 2.740.000,00, aumentandoli così di circa tredici volte”.

Le otto persone agli arresti domiciliari

Le otto persone agli arresti domiciliari.
Le otto persone agli arresti domiciliari.

Alessio Zoppi, Enrico Benassi e Tamara Pucciarelli, dirigenti della “Serinper”, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in quanto accusati di essersi resi responsabili dei reati di corruzione e di traffico di influenze illecite. Paola Giusti, quale Responsabile del “Centro Affidi” dei Servizi Sociali per il Comune di Massa, è stata sottoposta agli arresti domiciliari in quanto accusata di avere, in cambio di assunzioni di familiari, assegnato, o fatto assegnare, i “pazienti disagiati” presso le case di accoglienza riconducibili al “gruppo Serinper” anziché presso altre strutture aventi pari requisiti. Oltre ad avere avvertito la dirigenza della cooperativa in occasione di controlli da parte delle Forze dell’Ordine. Agli arresti domiciliari anche Rosanna Vallelonga accusata di avere, in cambio di assunzioni di persone da lei segnalate, consegnato ad Alessio Zoppi documentazione d’ufficio riservata, tra cui alcuni verbali utili alla “Serinper” a conoscere le situazioni economiche e giuridiche gravanti sull’immobile della comunità “Casa di Bastian” e di aver omesso di programmare i dovuti sopralluoghi ispettivi nelle comunità socio-educative “Numeri Primi” di Aulla e “Casa di Bastian” di Villafranca, della “Serinper”. Il sindaco Filippo Bellesi è accusato di avere concesso, in cambio di assunzioni di persone da lui segnalate, alla cooperativa una autorizzazione in deroga ad operare nella struttura “Casa di Bastian”, Centro Di Giustizia Minorile sito nel Comune di Villafranca nonostante personale del Comune e della Commissione di Vigilanza della A.S.L. avessero già segnalato gravi carenze strutturali dell’edificio. Mauro Marcelli dipendente pubblico Responsabile dell’Ufficio SUAP, è stato sottoposto agli arresti domiciliari in quanto accusato di avere, in cambio di assunzioni di più persone, informato i dirigenti della “Serinper” di imminente attività ispettiva presso le strutture lunigianesi della cooperativa. Rosa Russo, all’epoca dei fatti Giudice Onorario presso il Tribunale per i Minori di Firenze, è stata sottoposta agli arresti domiciliari in quanto accusata di corruzione per avere, in cambio di assunzioni e altri favori chiesti per i propri familiari, violato in modo sistematico e continuativo i doveri del proprio ufficio riferendo ai dirigenti della “Serinper” l’esistenza nei loro confronti di attività investigative o comunque di denunce di natura penale.

 

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