La festa in onore della Croce venne celebrata la prima volta dalla Chiesa nel 335, in occasione della dedicazione delle basiliche costantiniane di Gerusalemme: “Ad crucem” sul Golgota e ”Anàstasis”, cioè della Resurrezione. Nel tempo la festa ha assunto un alto, profondo significato di fede. In questa grande tradizione è pienamente inserita la comunità bagnonese che, ogni anno, festeggia solennemente la giornata del 14 settembre. In questa occasione, la S. Messa delle ore 18, nella prepositurale di S. Niccolò, è stata presieduta da don Jules Ganlaky, neo sacerdote.
Accanto a lui don Andrea Nizzoli, parroco di Bagnone, don Angelo Boattin, don Giovanni Poggiali ed altri confratelli. Il coro parrocchiale, sotto l’abile direzione del maestro Pierfrancesco Carnesecca, ha reso più partecipato il sacro rito.
“Cristo, incarnato nella sua realtà concreta umano-divina, ha detto un emozionato don Jules, accetta di sottomettersi all’umiliante supplizio, abitualmente riservato agli schiavi, che viene tramutato in gloria imperitura. Così la Croce diviene il compendio della religione cristiana. Il cristiano, accettando questa verità, è “crocifisso con Cristo”, cioè deve portare la propria croce. Nessuno di noi, ha continuato il sacerdote, vorrebbe incontrare la sofferenza, ma essa fa parte della vita. Chi crede veramente nel Cristo, morto e risorto, sa che il dolore ha un senso se crediamo che è Gesù stesso il cireneo che corre in nostro aiuto. La nostra società vorrebbe bandire la sofferenza per non gettare ombre di mestizia sul banchetto del piacere. Capire che il Signore non è mai lontano da noi, soprattutto nel momento delle prove più dure, rafforza la nostra fede, a volte, fiacca”.
Presente il sindaco Carletto Marconi, con la Giunta al completo ed il gonfalone del Comune. Prima della conclusione, in mancanza della processione, i parroci hanno portato in piazza Marconi la reliquia della S. Croce benedicendo l’intera comunità bagnonese. Tutti abbiamo bisogno di ascoltare con attenzione e seria riflessione le parole di S. Ignazio di Antiochia, prima di subire il martirio: “Cerco Gesù Cristo. Voglio Lui che è morto e risuscitato per noi”.
Ivana Fornesi