
Dopo la tappa pontremolese la mostra sarà a S. Vincenzo, Pisa, Carrara, Prato e Firenze
Da 14 anni Silvia Fossati animatrice dello Studio Gambino opera per la mostra Libro d’artista diventata itinerante, quest’anno è partita da Pontremoli, in palazzo Dosi Magnavacca (19, 20, 21 luglio) allestita da Eugenio Donadel e Andrea Bertolini, andrà a S. Vincenzo, Pisa, Carrara, Prato, Firenze.
Sono esposti 106 oggetti-libro esaltati come opera d’arte. Sono state le avanguardie del Novecento, specialmente quella italiana del Futurismo, a creare pregiati manufatti, “indomabili” li disse F. T. Marinetti, libri come luogo di ricerca, come spazio figurativo e genere artistico autonomo, anch’esso riflesso dei mutamenti sociali e politici della società. Nel catalogo il sindaco di Pontremoli riflette su passione, cultura, genialità che sono alla base dell’espressione creativa del “libro d’artista”.
Il critico d’arte Ilario Luperini, che ha aperto la mostra, fornisce un saggio sulla storia del libro oggetto d’arte che privilegia gli aspetti plastici, grafici e tattili coi quali l’autore traduce la dimensione del pensare e delle passioni comunicative. L’autore diventa il creatore totale dell’opera e lo scrittore di una storia di colori, linee, forme e significati, che si esplica attraverso diverse tecniche e stili.
Nell’edizione 2019 c’è la presenza anche di scuole: Liceo artistico “M. Polo” di Cecina, Istituto “Einaudi” di Piombino, la magnifica sorpresa della Scuola dell’infanzia di Reggello: 51 manine di piccoli artisti guidati da tre maestre hanno creato con svariati materiali e tecniche espressive l’albo “Il pesciolino vanitoso”. I bambini diceva Picasso sono tutti artisti nati.
L’ Accademia di Belle Arti di Bologna ha lavorato sul tema “Produrre un libro” e quella di Carrara presenta la collettiva d’arte di 23 studenti italiani, cinesi, coreani egiziani e moldavi guidati da Monica Michelotti, titolare del corso di Anatomia artistica. La docente, di famiglia pontremolese del Piagnaro, espone anche due sue opere: La corrispondenza, una creazione ricavata da una reliquia familiare, le buste con francobolli delle lettere d’amore della nonna, salvate dalla distruzione e qui legate da un filo dorato come pagine di un album di care memorie.
L’altro suo libro d’artista è Lo scultore russo Stepan Erzia e la sua ombra, intesa come il lato oscuro della nostra personalità. ll “libro d’artista in tour 2019 “è dedicato al ricordo dei 250 anni dell’Accademia carrarese istituita nel 1769 dalla duchessa M. Teresa d’Este.
(m.l.s.)