La Romania al timone dell’Unione Europea

Iniziato il 1° gennaio il semestre di presidenza

Viorica Dancila, a capo del governo della Romania
Viorica Dancila, a capo del governo della Romania

“Coesione, valore comune europeo”: è il motto scelto dal governo della Romania che dal 1° gennaio ha assunto la presidenza di turno del Consiglio dei ministri dell’Ue.
Un semestre delicatissimo, nel quale dovrà essere risolto il dossier per l’uscita del Regno Unito dalla Ue, definito – o almeno abbozzato – il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027, preparando al contempo le elezioni dell’Europarlamento, che cadranno nei giorni 23-26 maggio.
Il semestre a guida romena sarà segnato da eventi e temi che “avranno un impatto decisivo sul futuro dell’Unione” si legge sul sito ufficiale della presidenza (www.romania2019.eu). Il governo della Romania, guidato dalla socialdemocratica Viorica Dancila, “si concentrerà sulla ricerca di soluzioni che riflettano sia gli interessi degli Stati membri sia la visione delle istituzioni europee, agendo nello spirito di un’Europa più forte e più unita”.
Unione_EuropeaQuattro i pilastri della presidenza, che giungerà al 30 giugno 2019: convergenza, sicurezza, ruolo globale dell’Ue, valori comuni europei quali democrazia, libertà e rispetto per la dignità umana sia in Europa che al di fuori dei suoi confini. Tra gli intenti dichiarati figurano: promuovere ricerca e innovazione, digitalizzazione e connettività, al fine di “aumentare la competitività dell’economia e dell’industria europea”; maggiore attenzione alle questioni migratorie “facilitando il dialogo tra gli Stati membri trovando soluzioni per una politica Ue della migrazione e di asilo efficace e sostenibile”.
Inoltre: portare una maggiore attenzione alla lotta al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo; “sostenere le iniziative legislative incentrate sul progresso sociale e ridurre i divari di sviluppo, di opportunità tra uomini e donne”; riaffermare l’importanza del Mar Nero nell’agenda dell’Ue.
Obiettivi e impegni rilevanti, dunque, che metteranno alla prova un governo duramente contestato in sede nazionale: l’accusa delle opposizioni e delle piazze si concentrano sul livello di corruzione dilagante e sui provvedimenti che lo stesso governo ha portato all’attenzione del parlamento lasciando intravvedere un allargamento delle maglie della giustizia proprio nel campo della lotta alla corruzione e al clientelismo.
Alcuni giorni or sono il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, in un’intervista aveva espresso seri dubbi sulla capacità del governo di Bucarest di reggere le sorti dell’Unione in una fase tanto delicata, tanto più perché la situazione politica interna è stata resa oltremodo complicata da una mozione di sfiducia verso il governo.