A Soresina, il 29 settembre, alla presenza di tanti campioni del ciclismo. Un appuntamento per rendere onore al grande atleta filattierese che ha recentemente conquistato anche un nuovo titolo mondiale
Non sappiamo se l’abbia studiato ad arte, ma certo la ciliegina dell’ennesimo campionato del mondo di categoria, conquistato poche settimane fa da Severino Angella in Austria si pone come il giusto presupposto per la serata, intitolata “la Notte del Ciclismo” che la città di Soresina dedicherà al grande campione filattierese venerdì 29 settembre prossimo. A questo punto, quasi un atto dovuto, per cui al Teatro Sociale della cittadina cremonese alle ore 21, sarà presente un parterre di campioni del ciclismo di tutto effetto, corollario quasi spontaneo a dare il giusto significato ad un appuntamento che troverà il suo momento centrale nella presentazione del volume di Cristian Pizzati e Giancarlo Gandolfi, “Ancora Angella”, cui la Lunigiana ha già riservato la dovuta attenzione.
Per consacrare i meriti del nostro eterno atleta, saranno presenti, oltre alle autorità e ai tifosi locali e lunigianesi, Francesco Moser, Gianbattista Baronchelli, Michele Dancelli, il pistard Marco Villa, Giovanni Sarti, Roberto Ceruti, Carlo Azzini, Amilcare Sgalbazzi e Enrico Guadrini, come dire una pattuglia di campioni che hanno fatto grande il ciclismo degli anni settanta, a tributare un omaggio che va ben oltre i meriti acquisiti sul campo, quanto piuttosto lo spessore dell’uomo che non ha mai voluto abbandonare un ambiente che, soprattutto per le sue qualità, ha saputo dargli tante soddisfazioni. Nel corso della serata, inoltre verrà presentato il video della canzone “Una vita in sella” che il cantautore bresciano Cristian Mondini ha dedicato a Severino, girato nei luoghi a lui più cari, Filattiera, Ponticello e Pontremoli e lo stesso Mondini curerà, assieme a Elisa Albano, la parte musicale dell’incontro che sarò allietato dai balletti di danza contemporanea della ASD Danzante di Soresina. Davvero un’occasione in più per rendere omaggio ad un uomo grande soprattutto per la sua modestia e che meritava la condivisione dei suoi successi da parte della sua gente e dei suoi estimatori.