Tenente dell’esercito, nel 1916 nel savonese evitò lo scoppio di una fabbrica salvando 8.000 persone

Corradi
Il pontremolese Leonardo Corradi, morto nel 1916 a Cengio (SV)

Una storia di coraggio e sacrificio venuta alla luce dopo decenni di oblio. Martedì 16 febbraio a Cengio (provincia di Savona) si è reso onore al gesto eroico del pontremolese Leonardo Corradi, Tenente di Artiglieria dell’esercito regio, che con il suo sacrificio salvò la vita a migliaia di persone, gli operai della SIPE, la fabbrica ausiliaria dell’esercito italiano. Un evento accaduto giusto un secolo fa, l’8 febbraio 1916, mentre infuriava la prima guerra mondiale. Attorno alle ore 22 un grande incendio divampato nel reparto del binitrotoluene e del tritolo dello stabilimento: Corradi dopo aver fatto evacuare il reparto, si gettò fra le fiamme per domare l’incendio tranciando con un’ascia i tubi in piombo che alimentavano le apparecchiature, riuscendo così ad evitare l’esplosione dell’intero stabilimento (che contava 8.000 operai militarizzati, la presenza di vari reparti dell’esercito e una compagnia dei reali carabinieri). Purtroppo l’eroico gesto costò la vita al giovane tenente laureato in chimica. Si venne a sapere poi in seguito che l’incendio non fu accidentale ma doloso, anzi un vero e proprio sabotaggio compiuto da tre spie dell’impero Austro Ungarico poi fucilate il 21 febbraio 1918 a Roma: Renato Gatti, Giuseppe Lanzetti, e Dante Pegazzano tutti e tre infiltratisi quali operai alla Sipe per procedere al danneggiamento di quella che era un’importa fabbrica per l’industria bellica italiana. È probabile che Lanzetti e Pegazzano fossero già presenti a Cengio dalla metà del 1915 mentre Gatti prima di giungere a Cengio aveva sabotato i ponti sul Piave e provocato il grande incendio nel porto di Genova l’8 dicembre 1915. Il perché del ricordo lo ha spiegato l’assessore comunale di Cengio Boris Arturi: “vogliamo celebrare quell’eroico sacrificio, che evitò una carneficina e allo stesso tempo portare alla conoscenza delle persone questo evento dimenticato in occasione del centenario della Grande Guerra, per evidenziare l’importanza fondamentale che ebbe Cengio nella guerra del 1915-1918”. Hanno partecipato alla manifestazione, in rappresentanza del Comune di Pontremoli, il presidente del consiglio comunale, Michele Lecchini ed il sindaco Lucia Baracchini che ha ricevuto una targa in ricordo del tenente Corradi. Nel corso della serata, essendo rimasti feriti durante l’attentato anche tre carabinieri, è stata consegnata una targa ricordo anche alla stazione dei carabinieri di Cengio, che festeggiano il centenario di presenza sul territorio comunale. Il sindaco Lucia Baracchini nel ricevere la targa ha sottolineato come sia fondamentale “ricordare gli eroi per non ricadere negli errori del passato. Quello di Corradi è un episodio che era pressoché sconosciuto a Pontremoli, e solo grazie al lavoro archivistico dell’assessore Arturi è tornato, meritatamente, alla luce”.

Riccardo Sordi