Nell’ultima settimana di giugno calura feroce da Roma a Parigi

27meteoL’ultima settimana di giugno, una buona fetta d’Europa è stata avvolta da un caldo eccezionale – tanto più se si pensa che la stagione è solo al primo atto – che le previsioni avevano inquadrato in modo quasi perfetto. La Francia ha risentito maggiormente della vampata, con record su record crollare sotto fornace solare. L’area in cui gli effetti della vasta struttura anticiclonica africana si sono sentiti di più vanno dall’Aragona e dalla Catalogna a SW fino alla Polonia a NE attraverso Francia, Svizzera, Austria, Nord e Centro Italia, Slovenia, Repubblica Ceca e Germania.
Dal 26 al 29 giugno un continuo flusso di notizie di temperature da ogni parte del territorio – mare o montagna, vallata o collina, città o campagna o lago – documentava il superamento dei primati. Prima straordinarie e mai più intese temperature diurne, poi anche notti, tiepide e calde persino su crinali montuosi a 1500 e oltre. Valori notturni di 10°C e diurni di 20°C si sono misurati in alta montagna, tra i 2500 e i 2800 m, presso le fronti dei ghiacciai.
27meteo_tabellaNaturalmente, ci si riferisce a temperature ufficiali, rilevate a norma, non a valori mostrati in TV o visti per la strada, che risentono di posizioni scorrette, del riverbero dei muri o, peggio, del surriscaldamento del sensore o del suo rivestimento (magari nero!) da parte della radiazione solare diretta!
C’è a malapena lo spazio per una breve analisi delle temperature di casa nostra: si nota il superamento dei record per giugno a Villafranca il 26 (37,5°C per la stazione nel capoluogo e 37,2°C per quella a Fornoli, afferenti alla rete regionale; 36,5°C per la stazione del Ghiaione).
A Pontremoli, l’osservatorio di Verdeno ha rilevato 35,8°C il 27, superando di strettissima misura il precedente picco di 35,7°C, risalente al 29 giugno 1935. Già il 28, tuttavia, il primato appena stabilito ha ceduto al cospetto dei 36,5°C. Nella Lunigiana orientale, 36,9°C il 27 a Gragnola.
Le temperature più elevate si sono verificate il 26 nel basso fondovalle a causa dello spirare di deboli venti di caduta, mentre sul resto della vallata, in collina e in montagna le punte estreme massime si sono realizzate il 27 e il 28. Qualche dato montano: 32,4°C ai 955 m del Passo del Brattello e 28,5°C al Passo del Cerreto (1.261 m).
Temperature da delirio, assolutamente fuori da ogni regola, hanno registrato le decine di stazioni dell’arco alpino e della Valpadana. In molti casi, non è stato superato solo il record relativo al mese di giugno, ma stabilito il valore di temperatura più alto fin dall’inizio delle misure, risalenti talora a quasi due secoli fa.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni