Giovani, Vangelo e lavoro al centro della Scuola diocesana di formazione politica che ha inaugurato il nuovo anno il 3 febbraio a Massa
Giovani, Vangelo, lavoro. Attraverso queste tre parole si è articolato l’incontro di inaugurazione della Scuola diocesana di formazione all’impegno socio-politico (SFISP), che si è svolto nei locali della Curia vescovile a Massa, lo scorso 3 febbraio.
Presente il vescovo Giovanni, il direttore della Scuola, Fausto Vannucci e Giorgia Tartaglia, animatore di comunità del Progetto Policoro. La Scuola diocesana, cui partecipano una ventina di studenti, è giunta al secondo anno del biennio formativo e si pone come una seria iniziativa di formazione ancorata ai valori e agli obiettivi della Dottrina sociale della Chiesa, per rispondere al meglio all’emergenza morale, culturale e sociale che l’attività politica oggi in Italia denuncia.
Nel suo intervento di saluto mons. Santucci ha preso come quadro di riferimento la ricorrenza del 70° anniversario della Costituzione Repubblicana. Il vescovo ha sottolineato infatti come l’attenzione in essa contenuta ai valori, alla persona, alle formazioni sociali, abbia permesso la costruzione del tessuto sociale delle città, sostenendo tutte quelle forme di associazionismo e di partecipazione che sono intermedie rispetto al rapporto tra individuo e Stato.
A 70 anni di distanza, le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono oggi quelle dell’integrazione europea, dei flussi migratori e della crisi economica che continua a “mordere” soprattutto le famiglie. Il direttore Fausto Vannucci ha evidenziato, inoltre, come l’attenzione alle questioni cruciali che caratterizzano il territorio apuano sarà la “lente” attraverso la quale leggere il programma che quest’anno la Scuola offrirà agli studenti.
Ha preso quindi la parola l’animatore di comunità del Progetto Policoro, Giorgia Tartaglia, per illustrare il senso di una iniziativa della Chiesa Italiana che ha celebrato nel 2015 i venti anni di attività dando speranza e sviluppo a migliaia di persone e aziende, a partire dal Mezzogiorno d’Italia.
Il Progetto Policoro rappresenta ancora oggi la più grande iniziativa di promozione di una imprenditoria giovanile e un’occasione di sviluppo locale, proponendosi di favorire la crescita educativa e la formazione integrale di quanti vi partecipano. In particolare tra gli obiettivi, c’è anche l’accompagnamento alla creazione di “gesti concreti” sul territorio, a testimonianza che è possibile essere artefici del proprio futuro. “Gesti concreti” sono le imprese, i liberi professionisti e le associazioni che creano opportunità di lavoro e che testimoniano con gioia che è possibile superare rassegnazione e fatalismo, in una relazione feconda e generativa con il territorio.
Sono state presentate alcune di queste iniziative, come il bar “54centro”, presente al Centro Giovanile “S. Carlo” di Massa, con la testimonianza della presidente Lia Giugni, oppure il progetto “Soluzioni Pratiche Apuane” con la testimonianza della responsabile Manuela Angeli. L’opportunità offerta dal Progetto Policoro è un segno di speranza nato da una intuizione a seguito del Convegno Ecclesiale di Palermo del 1995, per evangelizzare la vita, il lavoro e la precarietà. Dare un’anima alla politica è quindi una responsabilità sempre attuale, ha sottolineato anche il senatore Alcide Angeloni, portando agli studenti della Scuola la sua testimonianza di impegno politico negli anni ’60 e’70.
Le attività della SFISP continuano con il prossimo incontro fissato per il 24 febbraio nei locali della parrocchia di S. Giuseppe Artigiano al Cinquale con il tema dello sviluppo del territorio. (df)