Il San Marco Avenza batte nel finale la Massese e va al secondo turno facendo svanire il sogno della Pontremolese. Il Serricciolo batte di misura il Romagnano e si qualifica. Bene anche l’Atl. Podenzana che batte la Filattierese alla Selva ma deve attendere per sapere chi sarà il prossimo avversario per la quarantena dei giocatori del Monti. Al momento, nessuna notizia in ordine ad eventuali rinvii dell’avvio dei tornei nonostante precise sollecitazioni. Quindi, domenica si parte su tutti fronti, meno che in Terza, a meno di decisioni dell’ultima ora.
Insomma, volenti o nolenti, COVID o non COVID, le prime sentenze della stagione di un certo livello sono venute, la più parte come era nelle previsioni. Alcune con un po’ di sorpresa, ma questo è il bello del gioco. La prima delusione viene dal risultato di Massese-San Marco Avenza, sbloccato dai carraresi a poco meno di un quarto d’ora dalla fine, quando il risultato in bianco avrebbe garantito proprio il passaggio della Pontremolese al secondo turno. Nessun dramma, comunque, perché pensiamo che l’impegno eventuale in Coppa Italia non fosse tra gli obiettivi degli azzurri per i quali la stagione entrante, decisamente del tutto particolare, sembra richiedere ben altre attenzioni e tutte da riservare proprio al campionato, visti i rischi che si possono correre data l’esiguità degli impegni. Semmai, una riflessione di tutto interesse va fatta sugli esiti del triangolare che ci ha visti impegnati in maniera decisamente positiva in quanto ne siamo usciti imbattuti e, per il momento, nient’affatto in condizioni tali da dover essere considerati inferiori alle presunte “corazzate” di Costa. Se una qualche riflessione si può ricavare, sembra pendere soprattutto a favore della Pontremolese che, proprio affrontando le avversarie di tutt’altro presunto livello, ha saputo mettere in evidenza non tanto i propri meriti quanto le altrui deficienze.
Certo, qualcuno dirà che siamo ancora nella fase preliminare della stagione e che i carichi della preparazione hanno inciso sulle prestazioni offerte dalle tre squadre, ma, alla fin fine, a non fare grande impressione sono state proprio le due presunte elette, mentre gli azzurri, sebbene a loro volta in piena preparazione, per lo meno hanno avuto la possibilità di fare capire di esserci e di volersela giocare alla faccia di quanto da tempo si viene pontificando a livello di stampa. Quindi, guardiamo all’esordio di domenica prossima per sapere, punti in palio, quale sia l’effettiva realtà, consapevoli però che solo una buona partenza garantirà alla Pontremolese di guardare al futuro con la dovuta serenità. Semmai, occorre chiedersi se effettivamente il campionato riuscirà a partire senza intoppi perché nell’ambiente circolano tante voci strane, non ultima quella della richiesta delle diverse Società garfagnine di rimandare la partenza dei diversi tornei visti i casi conclamati di COVID che stanno interessando alcune squadre, non ultima quel Castelnuovo Garfagnana che sarà l’avversario dei nostri proprio nella seconda giornata. Facendo finta di niente e ragionando come se niente fosse, l’occhio, al momento, guarda alla realtà Zenith e a quello che potrebbe rappresentare domenica prossima. In fondo, è quello che vogliamo, mentre speriamo che tutto volga per il meglio. Spira, invece aria piuttosto favorevole in casa del Serricciolo che, pur con qualche patema di troppo, è riuscito a superare di misura il Romagnano riuscendo così a garantirsi il passaggio al secondo turno che, in termini di morale, significa un grosso passo avanti, visto che gli aullesi, sempre volenti o nolenti, partono naturalmente tra le formazioni favorite per la vittoria finale del Girone A della Prima categoria ed avere lanciato il segnale giusto al momento giusto è il modo più appropriato per proporsi al palcoscenico del torneo con tutte le carte in regola. Certo, la trasferta di Corsanico non sarà una passeggiata, almeno stando al pregresso; quindi, uscirne in modo positivo potrebbe significare tante cose e lanciare la corsa verso il futuro nella certezza che qualunque altro avversario, stando a quanto è dato sapere, dovrebbe essere alla portata, a cominciare da quel Molazzana che sarà il primo ospite all’ombra del castello malaspiniano.
Qualche problema di troppo, però, lo viene invece denunciando la Seconda categoria nella quale non tutto è andato come previsto. Mentre, infatti, l’Atl. Podenzana ha trovato il modo di violare il campo della Selva mettendo alle strette una Filattierese comunque propositiva e vogliosa di fare capire che le cose sono cambiate profondamente rispetto al recente passato, sull’altro fronte si è verificato un inatteso stop dovuto alla segnalazione di un caso di COVID nella rosa del Monti, per cui il confronto determinante con la Fivizzanese è stato rinviato di necessità, per cui il Podenzana, al momento non è in grado di sapere con chi dovrà vedersela per superare anche il secondo turno. La notizia, ovviamente, ha preso un po’ tutti in contropiede perché, come naturale, pensavano, vista la situazione ambientale, che il problema pandemia non dovesse neppure sfiorarci. Invece, ecco la sorpresa che, peraltro, è andata a coinvolgere anche la formazione del Monzone, che con il Monti aveva giocato la domenica precedente, per cui è a sua volta in quarantena in attesa di sviluppi, ovvero dei chiarimenti derivanti dai tamponi. Un problema, quindi, ben più serio di quanto non si possa pensare perché, almeno per le due squadre coinvolte, mette in discussione l’esordio in campionato e, perciò, comporterebbe un ulteriore rinvio che complicherebbe non poco la situazione visto che l’incontro di Coppa dovrà essere disputato nel brevissimo in quanto i tempi dei calendari già fissati incalzano e deroghe non sembrano proprio previste. La situazione non è stata comunque indolore perché ha provocato reazioni importanti soprattutto in casa della Fivizzanese che, con un comunicato stampa, dopo avere escluso un ritiro spontaneo dal torneo di Seconda, dovuto al momento critico, ha inteso invece aprire un confronto importante su quanto potrebbe accadere nel caso in cui il torneo venisse avviato ed intervenissero problemi legati alla pandemia. Le motivazioni addotte dalla società bianco celeste hanno un loro fondamento e l’invito rivolto alle altre Società della categoria di richiedere la sospensione del torneo si basa su una serie di motivazioni che tengono conto realisticamente dello stato di fatto del calcio dilettantistico minore, non in grado, in primis, di affrontare con adeguate risorse un’eventuale emergenza epidemica che, tra l’altro, potrebbe complicare, e non poco, la situazione personale degli stessi giocatori che, in caso di positività, vedrebbero compromessa la loro vita corrente per un lungo frangente, con tutte le problematiche che, a questi livelli, ciò verrebbe a comportare. A titolo personale riteniamo che il comunicato sia basato su un razionale buon senso, quello stesso che a suo tempo portò alla sospensione del precedente campionato e che ora è di particolare attualità visto che la situazione si sta facendo sempre più preoccupante. Semmai, laddove non si volesse chiudere nuovamente, considerati i margini proposti dal numero ridotto di squadre, si potrebbe pensare ad un rinvio in attesa di tempi migliori consapevoli che se un torneo invece di terminare a marzo scivolasse a giugno non sarebbe un problema, visto che, in realtà, si tratta di una situazione locale, con riflessi limitati rispetto ad altri ambiti superiori.
Luciano Bertocchi
