Il progetto, portato avanti dalla “Futuro Energia” srl, prevede l’ipotesi di installare 12-16 aereogeneratori sul crinale Cisa-Cirone
Dopo quasi dieci anni si ritorna a parlare dell’ipotesi di realizzare un parco eolico nell’area Cisa-Cirone. Era infatti il 2013 quando la ditta svizzera Repower aveva presentato un progetto per innalzare 16 torri di 108 metri sul crinale appennico. Un progetto che, appoggiato dalla prima amministrazione Baracchini, si era scontrato poi con la forte opposizione della minoranza comunale, dei comitati ambientalisti e degli stessi abitanti della Valdantena. Tanto che alla fine il progetto era stato bocciato dal consiglio comunale e la stessa ditta lo aveva ritirato prima che questo potesse arrivare al vaglio della Conferenza dei Servizi della Regione Toscana. Oggi, dunque, sembra che sia sul tavolo una nuova progettualità per iniziativa della società “Futuro Energia” srl con sede a Milano che ha come amministratore unico Lorenzino Marzocchi e che farebbe da apripista ad un gruppo di investitori tedeschi. Per il momento la società sta compiendo “studi e misurazioni geo-ambientali specifiche e sta verificando la fattibilità tecnico-amministrativa mirata a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie per costruire e gestire un parco eolico nel comune di Pontremoli” come si legge nello schema di contratto predisposto per assicurarsi i diritti di superficie sui terreni necessari. Nello specifico si ipotizza un progetto di 12 aerogeneratori (ma contando poi di arrivare a 16) della potenza unitaria più alta possibile, compresa tra i 3.600 e i 6mila kilowatt. Con l’impegno a “ridurre al massimo tutti gli impatti ambientali, anche tenendo conto che l’area è già ambientalmente compromessa considerato che è attraversata sia da elettrodotti a alta tensione che da metanodotti”.
L’energia elettrica prodotta sarebbe convogliata in un elettrodotto che verrebbe interrato, seguendo il percorso del gasdotto verso Berceto, producendo energia per circa 60mila abitanti. La società ha quindi effettuato i primi incontri per sondare le intenzioni dei proprietari dei terreni, circa duecento, in cui dovrebbe sorgere il parco eolico. La proposta dall’ad Marzocchi è stata la seguente, in cambio del diritto di superficie sui terreni, ha offerto azioni della società nella misura del 30% dell’importo complessivo da finanziare. Si è poi tenuta, venerdì 11 giugno, presso la trattoria “Dina” al Molinello, una riunione che se non formalmente “contro” certo si è dimostrata fortemente critica verso l’ipotesi di realizzazione del progetto parco eolico. Un incontro che ha visto l’avvocato pontremolese Giuseppe Verunelli valutare legalmente la proposta dello schema di contratto e che ha fatto sorgere perplessità sulla fattibilità concreta della proposta.È intervenuto anche l’ex consigliere Umberto Battaglia che ha ricordato la fragilità del crinale, evidenziando invece i progetti per la valorizzazione dell’Appennino che sono in corso d’opera sul versante parmense. Il giorno successivo si sarebbe dovuto tenere un incontro per la firma di un precontratto con la “Futuro Energia” ma in pochi si sono presentati all’appuntamento. Anche se qualcuno, nella riunione di venerdì, si era detto favorevole alla vendita e altri avevano ipotizzato l’idea di affittare il terreno. Sulla questione per ora il Comune non si esprime ufficialmente con il sindaco Jacopo Ferri che sottolinea come in Comune non sia stato depositato alcun progetto “L’imprenditore Marzocchi è già noto sin dai tempi del progetto presentato da Repower su cui poi c’è stato un voto contrario del consiglio comunale. All’epoca io ero favorevole anche se sono convinto che debba esprimersi la popolazione. Comunque per ora non c’è una posizione a favore o contro”. Sulla questione chiede chiarimenti all’amministrazione il gruppo del Partito Democratico che ricorda come “il crinale Cisa Cirone sia un bene di altissimo valore ambientale e paesaggistico, con peculiarità che devono essere tutelate, conservate e salvaguardate; su un progetto di parco eolico che interessava quello stesso crinale, il Consiglio Comunale si era già espresso nel 2013” e chiedono quindi “al Sindaco di fare chiarezza sulla vicenda, sui contatti che ci sono stati, sulla sua posizione e su quella della maggioranza”. (r.s.)