Associazione Europea e Diocesi insieme per il Progetto ISAC. Verranno realizzati interventi a Pontremoli, Aulla, Avenza, Massa e a Montignoso
Nei nostri tempi ipertecnologici e velocissimi, una dimensione importante da riscoprire è quella del camminare a piedi, che tanta parte ha avuto in passato, nella cultura così come nell’esperienza di fede.
Basti pensare solo ad alcuni personaggi; Ulisse, Dante, Abramo, Mosè, i Magi ma anche il Signore Gesù nel suo cammino nel deserto di 40 giorni (e 40 notti). Nel campo della letteratura sconfinata è la “simbosi” tra cammino ed esistenza personale; emblematico l’incipit di “On the road” il celeberrimo romanzo di Jack Kerouac: “la strada è la vita”.
È notizia recente la convenzione stipulata dalla diocesi di Massa Carrara – Pontremoli con la quale si concede il patrocinio dell’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF). In particolare, la convenzione fa riferimento al progetto I.S.A.C. (Innovativi Sicuri e Accoglienti Cammini Religiosi) che mira a sviluppare l’offerta turistica attraverso l’incremento della qualità delle infrastrutture e dei servizi delle cinque tappe di competenza della Diocesi, ricadenti nel cammino religioso della Via Francigena.
In concreto il progetto prevede, “un miglioramento della fruibilità dei percorsi, in termini di sicurezza e primo soccorso, accessibilità, orientamento, informazione e digitalizzazione dei percorsi e degli accessi, anche mediante il ricorso a tecnologie innovative e alla promozione turistica con l’ausilio di strumenti e canali digitali”.
Gli interventi verranno realizzati a Pontremoli (Seminario e chiesa parrocchiale di San Colombano); ad Aulla (Parrocchia di San Caprasio); ad Avenza (Parrocchia di San Pietro); a Massa (Parrocchia di San Martino al Borgo del Ponte); a Montignoso (Parrocchia di Santa Maria della Rosa).
Lo scopo è quello di favorire la valorizzazione della Via Francigena come percorso di interesse spirituale, culturale ed economico, contribuendo così anche allo sviluppo e alla promozione del territorio.
Il 2024 inoltre è quindi l’anno delle celebrazioni per il 30° anniversario del riconoscimento ottenuto dal Consiglio d’Europa, occasione per riflettere sul percorso fatto e sul futuro. La Francigena è una opportunità per mettere in rete le persone e le comunità locali, da la possibilità di valorizzare il patrimonio storico-culturale, genera economia, favorisce il dialogo: è una sintesi di tanti aspetti diversi, che concorrono a realizzare un unico grande progetto culturale, sociale, di turismo sostenibile in un quadro di pace tra i popoli.
L’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) era sorta appunto con l’obiettivo di promuovere un itinerario lungo 3.200 km, certificato dal Consiglio d’Europa, che attraversa Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia seguendo l’itinerario del Vescovo Sigerico effettuato nel 990 da Canterbury a Roma.