Pagella di maggio e bagnato avvio di giugno

Con gli ultimi due giorni di maggio che mancavano per stilare una sintesi del mese, ecco archiviato anche il trimestre primaverile, sul quale molto ci sarebbe da scrivere. Il 30 e il 31, fedele fino all’ultimo, ha tenuto duro il tipo di circolazione che ha distinto tutto il mese scorso. Tempo incerto, ventilato da Nord – senza poter parlare di vera e propria tramontana – e tentativi di precipitazione con gocciolate e piovaschi il 31 all’ora di pranzo e in serata.
A conti fatti, maggio 2023 non è stato un mese piovoso per la Lunigiana, specie nel fondovalle, se non per il fatto della frequenza elevata degli episodi: 17 i giorni in cui ha fatto il verso di piovere, ma quelli in cui si è raccolto almeno 1 mm d’acqua sono stati 10-11, cioè quanti ne riserva mediamente un maggio normalissimo.
Passando alla quantità, non è andata oltre le attese a Villafranca con 113 mm, mentre si è tenuta persino leggermente inferiore alla norma a Pontremoli, che ha chiuso a quota 99 mm (contro 115). Giove pluvio è stato più generoso con la Lunigiana orientale (135 mm a Gragnola, bottino che supera di quasi 50 mm i canoni locali) e soprattutto con l’area prossima alla costa, visto che a Massa si sono misurati 148 mm, ben più dei normali 95 mm desunti da circa 100 anni di osservazioni.
Guardando al campo termico, si rileva un dato medio superiore al normale: questo lo si è dovuto alle temperature minime piuttosto elevate a motivo del cielo spesso nuvoloso e della ventilazione presente pure nottetempo. La circolazione orientale non è stata in grado di trattenere del tutto il surplus del livello delle temperature massime, a dispetto della nuvolosità e delle frequenti, benché deboli, precipitazioni. La temperatura media di 16,7°C, a Pontremoli, ha superato di 1,2°C il dato di riferimento del trentennio 1991-2020 (15,5°C).
Si è trattato di un mese che ha visto sia passare che formarsi ed evolversi in loco parecchie nuvole. L’indice medio mensile di nuvolosità, pari a 5,8 decimi, ha superato un poco quello normale, pari a 5,4 decimi. Lo stato del cielo si riassume in 5 giorni sereni, 19 misti e 7 coperti. Di questi ultimi, quattro sono trascorsi del tutto privi di un’occhiata di sole. L’eliofania assoluta ha totalizzato 196 ore a fronte delle 220 circa desunte da ormai quasi trent’anni di osservazioni.
I primi giorni di giugno, venendo al nuovo mese e alla nuova stagione, non si sono discostati granché dall’andazzo precedente: con la differenza che le nuvole si sono decise ad essere più produttive e a “schioccare” sonori rovesci anche laddove si erano comportate con più moderazione.
Per la Festa della Repubblica, venerdì 2, diversamente da giovedì 1, quando il temporale era come ritornato sui propri passi, dopo un lungo tuonare è scesa una tranquilla pioggerella per più di due ore, ottima per la campagna. Altro tentativo si è ripetuto sabato 3, con infinità di tuoni seguiti però, a valle, da mere gocciolate, mentre il più si è scaricato ancora sui rilievi, specie zeraschi e mulazzesi.
Domenica 4, al contrario, senza neppure la consueta messa in scena tonitruante, l’acqua è caduta davvero tra il tardo pomeriggio e la prima serata (39 mm a Pontremoli-Verdeno), continuando pure nelle ore notturne di lunedì 5. L’atmosfera via via più umida ha favorito, all’aprirsi di qualche schiarita, la formazione di nebbia nelle prime ore del mattino di  martedì 6 giugno.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni