Un Bancarella più giovane e social per rilanciarsi

Intervista al neopresidente della fondazione “Città del Libro”, Ignazio Landi, che annuncia delle novità anche nella serata del Premio

Il Premio Bancarella 2020. Ignazio Landi è visibile alla destra dell'autrice premiata
Il Premio Bancarella 2020. Ignazio Landi è visibile alla destra dell’autrice premiata

Un Bancarella più social, più giovane, più televisivo e che porti anche posti di lavoro ma, il tutto, senza dimenticare la tradizione che ha reso grande questo premio letterario. Insomma sulla carta il neo presidente della fondazione “Città del Libro” (l’ente che cura lo svolgimento dei vari premi legati al nome Bancarella), Ignazio Landi, sembra intenzionato a praticare una vera e propria operazione di ringiovanimento del premio che ormai ha raggiunto, li compirà l’anno prossimo, i 70 anni di vita. Se vogliamo, con un’espressione che ben si lega al Bancarella, per ora tutto questo è ancora nel “libro dei sogni” ma il neo presidente sembra voler davvero dare un’accelerazione per incrementare la qualità e la popolarità del Premio. Landi ha recentemente preso il posto dell’ex presidente, Gianni Tarantola, che guidava l’ente da ormai sette anni “e non posso che ringraziare Gianni, con cui ho lavorato in piena sinergia (Landi era infatti il segretario del Premio) in questi lasso di tempo. Tarantola ha dato tanto al Premio, con un grande dispendio di energie e di tempo. Ma ringrazio anche tutti i consiglieri della fondazione, sempre disponibili e pronti, che nel mio mandato voglio coinvolgere maggiormente nelle varie fasi operative che stanno attorno ai quattro premi del Bancarella”.

Vista dall'alto del palco e del pubblico del Bancarella
Vista dall’alto del palco e del pubblico del Bancarella

Come ad esempio Enrico Polverini (“che è da tanti anni una colonna della fondazione”) o la vicepresidente della fondazione Giuditta Bertoli “che ha avuto l’ottima idea di incominciare a coinvolgere maggiormente i giovani all’interno del Premio. E lo vogliamo fare anche oltre al Premio Bancarellino che per sua natura ha una connotazione più giovanile. C’è bisogno della loro passione e della loro competenza. Penso in primis ai canali social e in generale alla digitalizzazione, loro ci possono dare una grossa mano per veicolare il Premio in contesti che non gli sono abituali, e che invece sono il presente e il futuro della comunicazione”. Quindi, ipotizza Landi, “mentre il Bancarellino continua a coinvolgere le scuole medie, i restanti premi potrebbero avvalersi della collaborazione dei ragazzi delle Università o delle scuole superiori del territorio. Il tutto creando un format specifico per loro, facendo le recensioni dei libri, intervenendo sul palco, creando canali social dedicati. Insomma cercando di coinvolgerli a 360 gradi”. Giovani sì, ma anche il territorio, aumentando la collaborazione con le associazioni locali “il Bancarella deve diventare, ancora di più, il premio della città e della Lunigiana. Deve vedere attive e coinvolte le tante associazioni, culturali e non, che operano a Pontremoli e nel territorio limitrofo”. E in quest’ottica si sta anche valutando l’ipotesi di operare una sorta di tesseramento “per creare interesse e partecipazione nei cittadini”, ma allo stesso tempo per portare un po’ di liquidità nelle casse dell’ente “in passato, per trovare finanziamenti, ci siamo sempre rivolti alle istituzioni e alle grandi banche. Un percorso che chiaramente non si interrompe ma, vista anche la diminuzione di erogazioni, accanto a questo si possono attivare anche altre idee per trovare nuovi sostegni economici”.

Tra queste c’è anche l’ipotesi di un premio con un format più televisivo, con i diritti di trasmissione che potrebbero essere appetibili da qualche rete nazionale “sì l’ipotesi è quello di svecchiare un po’ la serata. Con qualche intervento musicale, con l’esibizione di artisti di vario genere. E cercare di effettuare uno spoglio delle schede più veloce, magari in formato elettronico, lasciando il pathos dell’incertezza sul vincitore ma accorciandone la procedura”. E tra le altre novità che “frullano” nella mente di Landi c’è anche quella di coinvolgere direttamente i lettori nella votazione del Premio “ne stiamo discutendo e la questione non è semplice. Perchè da un lato andrebbe un po’ a snaturare il Premio che ha fatto del voto dato dai librai uno dei suoi simboli. Si potrebbe pensare ad un Premio slegato a quello tradizionale che sarebbe una sorta di ‘premio del pubblico’, da affiancare al tradizionale Bancarella. Comunque ne stiamo ragionando e vedremo se qualcosa alla fine emergerà”. Dicevamo all’inizio di possibilità lavorative ed è lo stesso Landi che evidenzia che “abbiamo bisogno almeno di un ufficio stampa, di un ufficio marketing e di una segreteria. Per ora stiamo operando in economia ma l’obiettivo è quello di creare figure fisse retribuite”.

(Riccardo Sordi)

Tarantola: sette anni difficili ma ricchi di soddisfazioni

Bancarellino 2016: Luigi Ballerini viene premiato dal presidente della fondazione "Città del Libro" Gianni Tarantola e dal sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini
Bancarellino 2016: Luigi Ballerini viene premiato dal presidente della fondazione “Città del Libro” Gianni Tarantola e dal sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini

Sette anni intensi, quelli vissuti dal presidente uscente della fondazione “Città del Libro”, Gianni Tarantola. “Ho cercato – sottolinea l’ormai ex presidente – con il prezioso e fondamentale supporto di tutti i segretari delle varie sezione dei premi, di portare avanti il messaggio del Bancarella e della tradizione dei Librai di Montereggio”. Sono stati anni difficili “legati alla crisi dell’editoria e, in questi ultimi due, per la pandemia. Ma il Bancarella, ne sono sicuro, ne uscirà ancora più forte, anzi ora si possono aprire prospettive nuove con la ripartenza. Così come sono convinto che Ignazio sarà un presidente di alto valore, capace di unire tradizione all’entusiasmo della novità”. Ora Tarantola seguirà in maniera un po’ più defilata il percorso del Premio “anche se mantengo comunque l’incarico di consigliere nella Fondazione”. (r.s.)