Festa di Sant’Antonio da Padova a Vico Canneto

La piccola frazione bagnonese ha onorato il suo patrono

26Vico_CannetoL’esigua frazione di Canneto (Bagnone), domenica 21 giugno, ha onorato il patrono Sant’Antonio da Padova, a cui è dedicato l’oratorio ubicato al centro del grappolo di case. L’oratorio, tenuto sempre in ordine e con i fiori freschi, ha una lunga storia. In tempi magri, ricchi solo di sacrifici, i fedeli si autotassarono per edificare il piccolo tempio all’interno del quale si trova una bella statua di Sant’Antonio, il predicatore per eccellenza. Qui, le poche persone si radunano per la recita del Santo Rosario, specialmente nei mesi mariani e in quello di giugno, in cui ricorre la festa del patrono.
La Santa Messa delle 10,15 è stata celebrata dal parroco don Angelo Boattin, sempre disponibile alle richieste dei parrocchiani, ed animata dal collaudato coro parrocchiale di Vico. Il sole ha permesso ai fedeli, giunti anche dalle frazioni vicine, di partecipare al sacro rito anche dall’esterno, in modo da seguire con scrupolo le regole di sicurezza che ormai tutti conosciamo. Incisiva l’omelia, dopo la proclamazione del Vangelo di Matteo (10,26 – 33).
“Nel brano odierno, ha sottolineato don Angelo, c’è l’invito a non temere quelli che uccidono il corpo, ma non hanno il potere di uccidere l’anima. Vi è pure il comando di non vergognarci di Cristo e della Sua Parola. Tutti noi battezzati, sull’esempio di Sant’Antonio, abbiamo il dovere e il diritto di testimoniarlo davanti agli uomini. Siamo nelle mani premurose del Padre che ha cura degli uccelli del cielo ed ha un’attenzione maggiore per noi, suoi figli. Il mondo può perseguitarci, criticarci, condannarci… ma non può sopprimere la nostra condizione di cristiani. Dipende da noi vivere il Vangelo, come ha fatto il patrono, ed amare Gesù e i fratelli. Qui sta la fonte della nostra straordinaria libertà”.
Quest’anno, a causa della situazione di pandemia, gli abitanti di Canneto non hanno potuto offrire il consueto rinfresco. Ma il giardino di Luciana e Zaffero ha permesso sani momenti conviviali. Senza infrangere le norme! (i.f.)