I Musei a casa nostra, ancora per un po’…

Visite virtuali e attività della rete di quelli della Spezia

18museo_lia1Ora lo sappiamo: non sarà possibile visitare mostre e musei fino al 18 maggio e anche dopo quella data le modalità di accesso potrebbero scoraggiare molti: mascherine, distanze di sicurezza tra i visitatori, ingressi contingentati, sempre in attesa di conoscere eventuali e ulteriori dettagli di comportamento. Il ritorno alla normalità è insomma lontano, anche per questo aspetto che faceva parte del nostro quotidiano o comuque del nostro programmare il futuro. Anche perché non è ancora ben chiaro come saranno gli spostamenti consentiti, cioè quali città potremo raggiungere dal nostro domicilio. E sempre che un colpo di coda del virus non ci richiami all’ordine con nuove e stringenti limitazioni.
Se quello a nostra disposizione dal 18 maggio sarà dunque un primo passo, continuano ad essere a disposizione le visite virtuali, quelle effettuate cioè da casa propria attraverso lo schermo del computer. Anche il sistema dei musei della Spezia si è aggiunto alla lista delle opportunità e da un paio di settimane offre una visita virtuale tra artisti, reperti, pubblicazioni e curiosità delle epoche passate.
18museo_lia2Ecco qualche suggerimento. Questo è il collegamento (link) che ci porta nel luogo dove è in corso la digitalizzazione del patrimonio storico-artistico e che conta già 2.851 opere schedate e disponibili on line: https://bibliospezia.erasmo.it/Opac/OggettiDArte.aspx
C’è poi la pagina facebook @museidellaspezia nella quale si può conoscere le attività “social” che i musei stanno portando avanti, puntualmente condivise e raccolte.
E su facebook è anche il Museo Amedeo Lia (@museoamedeolia) che propone la rubrica Un’opera al giorno in cui passa in rassegna quotidianamente uno dei suoi capolavori conservati nell’importante collezione.
IM000289.JPGPer chi è interessato all’archeologia, il Museo del Castello San Giorgio con Un oggetto curioso al giorno ci permette di attraversare tante epoche storiche, partendo dalla preistoria per passare attraverso egizi, greci, romani, fino al tardo antico e al Medioevo.
Il CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea propone invece Porte chiuse, mostre aperte, opportunità di interagire con gli autori delle esposizioni in corso e di conoscere le opere dalle collezioni attualmente in mostra sulla pagina fb @museo.camec. Inoltre il museo mantiene il suo appuntamento fisso con gli incontri (virtuali) I Mercoledì del CAMeC.
Affascinante la proposta del Museo etnografico G. Podenzana che offre, su facebook e Instagram (account @museoetnograficosp), un giro del mondo tra le sue collezioni extra-europee. Nei giorni scorsi ha già “fatto viaggiare” alle Fiji, in Nord America, a Sumatra, in Nuova Guinea e in Giappone.
La Palazzina delle Arti scandaglia tra il suo patrimonio proprio quelle opere che possono essere messe in relazione al momento storico attuale e si prestano ad esprimere quel senso di sospensione e riflessione, di nuova solitudine che il mondo sta vivendo e su cui si deve riflettere quotidianamente (pagina fb @LaSpeziaPalazzinadelleArti). La Palazzina ospita anche il Museo del Sigillo anche questo attivo sui social.

 

Solo su facebook “Parma capitale della Cultura” e
“Lucca, i 950 anni della Cattedrale”

03logo_Parma2020Anche a Parma il coronavirus ha sconvolto il programma di una città che aveva ottenuto il riconosciumento di Capitale Italiana della Cultura 2020. Così, in attesa di conoscere se – come hanno chiesto e come sostengono con lo slogan “verso Parma 2021” – il “titolo” potrà essere confermato per il 2021 e il programma messo a punto riproposto nel prossimo anno (magari arricchito, che non sarebbe male…), per ora ci si deve accontentare di quello che viene organizzato sul web, in particolare sul profilo facebook dell’iniziativa. Sulla pagina Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 infatti si possono seguire alcune iniziative. Per la Festa della Liberazione, ad esempio, è stato messo on line uno speciale in collaborazione con Sky Arte e un concerto di due ore con 22 artisti “Voci Resistenti”.

04duomo_lucca_programmaAnche a Lucca immaginavano un 2020 diverso per il loro ricco e ambizioso programma di festeggiamenti per i 950 anni dalla consacrazione della Cattedrale di San Martino. Invece anche in questo caso l’unica possibilità è trasferire sul web alcune delle proposte. Così, ad esempio, sulla pagina facebook Complesso Museale Cattedrale Lucca è possibile comunque non perdere del tutto l’occasione. Nei giorni scorsi, ad esempio, sono stati resi disponibili alcuni video che raccontano la storia e mostrano le peculiarità dell’edificio che divenne Cattedrale nel 1070 alla presenza di Matilde di Canossa.