Aumentano anche nel 2019 le donazioni di sangue, si sale dalle 2.953 donazioni del 2018 a 2.960. Anche se il presidente provinciale Albericci invita a non abbassare la guardia “c’è emergenza plasma e sangue gruppo 0”
Ancora una volta il grande cuore dei Donatori Fratres della nostra Provincia ha ottenuto risultati straordinari. Sono infatti 2.960 le unità di sangue raccolte in Provincia (2.306 di sangue intero e 654 di plasma). Un risultato che permette di superare nel 2019 il già ottimo riscontro del 2018 quando il livello di donazioni si era fermato a “solo” 2.953 donazioni (2.280 di sangue intero e 673 di plasma). Come sempre, quando si tratta dei Fratres provinciali, a rappresentare la spina dorsale dei donatori è l’Alta Lunigiana anche se quest’anno da Massa sono venuti numeri comunque significativi (262 complessivi). Infatti nel territorio sono state 2.698 confermando sostanzialmente il numero di donazione rispetto ai dodici mesi precedenti. Rispetto all’anno passato è rientrato il “boom” del plasma che anzi ha registrato un lieve calo (da 673 si è passati a 654) ma per fortuna è un numero che è stato contrastato dall’aumento di sacche di sangue intero (da 2.280 a 2.306). Guardando i dati i delle singole sezioni, come al solito a Pontremoli spetta il ruolo di vera e proprio architrave dell’associazione e con le sue 1.162 donazioni mette anche quest’anno il segno più (1.156 nel 2018). Bene Mulazzo che, dopo un anno di calo, si riscatta e torna ad essere la seconda sezione più generosa (423 donazioni contro le 406 dell’anno precedente). Questo a scapito di Filattiera, che comunque si attesta oltre quota 400 (421) in pratica confermandosi ai livelli dei dodici mesi precedenti (425). Bene anche Bagnone che da 240 risale a 258. A fare da contraltare, i dati di Villafranca, che dopo un anno straordinario cede un po’ il passo (da 389 si cala a 339) e Zeri che scende sotto quota 100 (dai 113 del 2018 a 95). Ma la grande generosità non è sufficiente, le richieste sono infatti in aumento e sangue, plasma e piastrine vengono unicamente “prodotte” dai donatori che offrono il prezioso “liquido” (oltre che tempo e disponibilità) gratuitamente. Infatti il “sistema sangue italiano” è un modello unico a livello mondiale, che si basa totalmente sulla donazione volontaria.
Tutto questo ci ricorda come l’impegno dei Fratres sia costante e duri tutto l’anno, per far sì che chi ha bisogno di sangue e plasma, abbia la possibilità di poterne usufruire e di superare il brutto momento che sta vivendo Ed il presidente provinciale Alberto Albericci, accanto alle buone nuove tiene comunque viva l’attenzione “come sempre – sottolinea Albericci – continua la nostra opera di sensibilizzazione tra la nostra gente alla ricerca di nuovi donatori, soprattutto tra i giovani ma senza dimenticare chi ancora può donare anche se ha qualche anno in più. Ogni contributo è importante”. Per il 2020 l’obiettivo è incentrato sul plasma “bisogna incentivare la donazione del plasma anche perché gli ospedali ne fanno sempre più richiesta”. Senza dimenticare, ovviamente, il sangue intero “in questi mesi – conclude il presidente – negli ospedali della Toscana vi è una forte carenza del gruppo sanguigno 0, sia positivo che negativo. Quindi i donatori che appartengono a questo gruppo devono darci una mano a rispondere a questa emergenza”. (r.s.)
Nel 2020 ci saranno 4 Plasma Day e una domenica del donatore
Anche per quest’anno sono previste delle proposte di “raccolta straordinaria” per sensibilizzare il mondo della donazione. A partire dalle quattro “Plasma-day” giornate di raccolta plasma che si terranno nei giorni del 8 marzo (8-12, con un omaggio floreale per le signore da parte della Fratres), 8 maggio, 25 settembre e 27 novembre (in questi tre casi dalle 8 alle 17). Inoltre, per dare la possibilità ai donatori che durante la settimana non possono donare, verrà aperto il Centro Trasfusionale di Pontremoli dalle 8 alle 12 nella domenica del 25 ottobre. Il presidente Albericci vuole pubblicamente ringraziare lo staff del Centro Trasfusionale che “sento il dovere di ringraziare il personale infermieristico, i tecnici, i medici Stefano Necchi Ghiri, Elisabetta Sordi, la responsabile del centro Anna Baldi, per la collaborazione e l’efficienza dimostrata”.