Settimana meteo movimentata nel finale

Se ci fosse ancora bisogno di chiarirlo, la ‘nostra’ settimana, quella che viene commentata in questa rubrica, va da martedì a lunedì e non da lunedì a domenica: lo spostamento in avanti dipende da esigenze di redazione, ed è comunque anticipato rispetto alla ‘vecchia settimana meteo’ del Taccuino, che andava da mercoledì a martedì. Accontentati quanti hanno chiesto lumi sulla scansione temporale delle nostre chiacchierate, veniamo ora a esaminare la finestra dal 21 al 27 marzo.
Entrata in pieno anche la primavera astronomica, il sereno da cui si è partiti ha retto giusto il 21 e il 22, assai gradevoli per le temperature massime del pomeriggio attestatesi intorno ai 20°C e con qualche locale picco lievemente superiore. L’aria asciutta delle ore diurne e il regime di brezza corroborato dalle correnti occidentali a grande scala hanno fatto il resto. Non sono stati malvagi, da un punto di vista atmosferico, neppure giovedì 23 e venerdì 24, ma via via meno radiosi, specie il 24 con nuvolosità più bassa in aumento e libeccio fresco in rinforzo: ne ha fatto fede pure l’escursione termica, in graduale contenimento man mano che passavano i giorni.
Tempo più mediocre sabato (piovaschi nella notte, però lungo il dì un po’ di sole si è visto) e peggiore alla domenica, presentatasi in tipico abito grigio, con visibilità buona al mattino, ma peggiorata pomeriggio e sera con l’arrivo della pioggia. Ventilazione di provenienza marina ha interessato ambo i giorni calmandosi solo domenica sera.
La veloce perturbazione ha recato 13,6 mm di pioggia a Pontremoli, 17,8 a Villafranca, 10,6 a Gragnola e 13,0 a Massa e nella notte di lunedì 27 si sono aperte ampie schiarite in ambiente saturo di umidità, il che ha permesso il calo della temperatura minima rispetto alle due nuvolose notti precedenti e la formazione di una coltre nebbiosa in tutto il fondovalle lunigianese. A Pontremoli, il cielo apparso sereno fino alle 7:30 è stato ingoiato dagli strati nebbiosi poco prima delle ore 8 infittitisi fin quasi alle 9.
Dal satellite meteosat, intorno a quell’ora, è risultata spettacolare l’immagine del gran sereno generale con l’isolato ‘serpentone’ di nebbia che ancora gravava solo sulla Lunigiana interna. Intorno alle 10, fiato alle trombe di Eolo e cambio di programma, come da attese: l’urlo e i fischi di una via di mezzo fra la tramontana e il maestrale hanno travolto tutto e fatto piazza pulita dove ancora osava ristagnare qualche banco di nebbia. Le potenti raffiche da N e NW si sono sfogate fino a tutto il pomeriggio, iniziando a moderarsi solo nella serata.
Punte istantanee di 60-65 km/h si sono raggiunte anche a bassa quota, mentre l’orizzonte veniva restituito a purezza cristallina. L’umidità relativa crollava dal 100% delle condizioni nebbiose a valori minimi del 15-16% tra il pomeriggio e la prima serata. Un certo mulinare si è avuto fino a mezzanotte, poi le folate hanno avuto pace d’improvviso, così come al loro destarsi. La secchezza dell’aria, la notte serena e calma hanno dato il via ad uno scivolone della temperatura, tornata sottozero con lievi gelate all’aurora di martedì 28.

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni