Nuovi stili di vita per salvare il Creato

La Giornata per la Custodia del Creato nella nostra diocesi

34Giornata_Creato_Massa2020aLa nostra diocesi ha aderito alle celebrazioni della XV Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, indicendo un convegno, la cui organizzazione è stata affidata all’Ufficio della Pastorale Sociale e del Lavoro, all’Azione Cattolica e al Progetto Policoro, in collaborazione con la parrocchia degli Uliveti, dove ha avuto luogo l’incontro. “Il particolare momento storico che stiamo vivendo ci invita a riflettere ed a pregare per la salvaguardia della casa comune” ha detto il vicario generale, don Cesare Benedetti, nell’omelia. Citando le parole del Pontefice, ha esortato i presenti ad adottare un nuovo stile di vita, che favorisca il superamento del difficile periodo della pandemia.
“San Giovanni Paolo II – ha ricordato – diceva che è arduo estirpare il peccato, che irretisce il cuore dell’uomo per avere un influsso malvagio sulla vita quotidiana, sulla storia e perfino sulla natura e sulla creazione. Nonostante ciò, è possibile prendere delle iniziative per risolvere quelle situazioni in cui il male domina ancora e creare un nuovo ordine che migliori anche l’ambiente”. “L’aspetto più rassicurante è offerto dal risveglio dei giovani, ha concluso don Cesare. Grazie a loro il tema dell’ambiente è tornato al centro del dibattito internazionale, stimolando la politica ad intervenire”.
34Giornata_Creato_Massa2020Nel corso del convegno, tali importanti tematiche sono state ulteriormente approfondite da Michele Russo, presidente della Pro Loco Catagnina, e da Vincenzo Tongiani, della Federazione Provinciale Coltivatori Diretti. Russo ha sottolineato l’impegno della Pro Loco nel voler rendere più vivibile il quartiere della Zona Industriale di Massa, da tempo abbandonato e in evidente stato di degrado: “Speriamo che le persone apprezzino il nostro operato e ci aiutino a preservare la pulizia e il decoro dell’ambiente”. Ci sono, però, problemi di più ampia portata che non possono essere elusi: “Partecipando a queste giornate – ha detto Tongiani – i Coltivatori Diretti non hanno mai smesso di ricordare le opportunità e le occasioni di crescita offerte dall’agricoltura. Tante sono le questioni relative a questo settore, il rapporto con la natura ed il suo rispetto, uno sviluppo avulso dalla sostenibilità, una crescita della produttività che ha generato maggiore inquinamento ed un mercato non sempre giusto”.
A ciò si aggiunge il trasferimento della produzione in Paesi dove la manodopera ha un costo irrisorio. Una scelta operata dalle grandi multinazionali, che porta alla crisi delle imprese agricole nazionali e causa difficoltà economiche, occupazionali e la chiusura delle attività. “Favorire le aziende agricole locali significa, dunque, salvaguardare la terra, un bene che è patrimonio di tutta l’umanità”.