Grazie, Signore, per il dono dei sacerdoti

A Pontremoli la giornata sacerdotale con il Vescovo Giovanni

Il Vescovo diocesano, mons. Giovanni Santucci
Il Vescovo diocesano, mons. Giovanni Santucci

Sono 12 i sacerdoti festeggiati il 2 luglio a Pontremoli, in occasione della festa della Madonna del Popolo e della Giornata Sacerdotale. Nella Chiesa universale questo ringraziamento si celebra nella festa del Sacro Cuore di Gesù, come espressione di grazie per la presenza e l’impegno dei sacerdoti nelle comunità.
“È l’occasione – ha scritto il vescovo Giovanni al clero – per dire grazie al Signore per il dono dei sacerdoti alla nostra Diocesi e lo facciamo ricordando gli anniversari di ordinazione”.
Festeggiano il 25° di sacerdozio: don Carmine Piccolo, attuale cappellano dell’Ospedale delle Apuane; don Alessandro Biancalani, parroco di Fossola e Fontia, delegato diocesano per il progetto dei “Gruppi di Ascolto della Parola”; p. Andrea Graziosi, presbitero religioso dei Missionari di Maria, vice parroco della parrocchia dei Maria Ss.Mediatrice ad Avenza.
Nelle file dei 50° di sacerdozio ci sono p. Francesco Vanoli dell’Ordine dei Servi di Maria e parroco a Marina di Massa; don Giuseppe Giunta, sacerdote in quiescenza; don Guido Ceci, parroco a Monzone e direttore dell’Ufficio amministrativo diocesano.
Celebrano 60 anni di sacerdozio: don Franco Maccani, sacerdote in quiescenza; don Giuseppe Cipollini parroco della chiesa della Madonna Pellegrina a Massa; don Roberto Turini, parroco di Quercia, Olivola e Piano di Collecchia; don Sergio Clemente Simoncelli, parroco di Vignola, Bassone, Casa Corvi, Mignegno e Dozzano; don Eugenio Borrotti, addetto al Centro Sacerdotale di Grottaferrata (Roma).
Infine 70 anni di sacerdozio per don Siro Tovani, sacerdote in quiescenza. Nell’ambito della festa della Madonna del Popolo, inoltre, un ringraziamento particolare viene rivolto al vescovo Alberto Silvani, pastore di Volterra, ma per lungo tempo sacerdote diocesano, che proprio quest’anno festeggia 50 anni di Messa. (d.f.)

Festa nella Valle del Lucido

Per 50 anni con don Guido Ceci

Veduta di Monzone Alto
Veduta di Monzone Alto

Il 28 giugno di 50 anni fa don Guido Ceci veniva ordinato sacerdote dal vescovo mons. Aldo Forzoni e, poi, celebrava la sua prima Messa nella pieve di Viano, cui apparteneva Gallogna, suo paese natale. Da quel giorno la sua azione pastorale si è svolta nelle parrocchie di quel territorio e la sua presenza ha segnato, per la stragrande maggioranza della popolazione, quasi tutti gli appuntamenti sacramentali e gli avvenimenti lieti e tristi del percorso della vita e continua ad essere un fondamentale punto di riferimento, una guida sicura.
Sarebbe stato desiderio di tutti dare grande solennità al raggiungimento di questo traguardo, celebrarlo con una grande festa ma gli eventi non l’hanno permesso. Tuttavia non si poteva non ricordare l’ordinazione di don Guido e rivolgere una preghiera al Signore e alla Madre Celeste – venerata a Monzone sotto il titolo di Regina della Pace – per il dono ricevuto e per mantenerlo ancora a lungo.
I fedeli delle parrocchie hanno dato vita ad un originale “evento a sorpresa” e prima del canto conclusivo della Messa don Simone ha letto il tmessaggio inviato da Papa Francesco. Ha dato, poi, la parola ad Andreino Fabiani, che, a nome delle parrocchie dell’Unità pastorale (Aiola, Equi Terme, Monte dei Bianchi, Oratorio di Mozzano, Pieve di Viano, Cecina, Tenerano, Vinca, San Prospero e Reginae Pacis di Monzone) ha ringraziato don Guido “per la costante attenzione dedicata alla cura delle anime, per l’impegno rivolto a costruire e ricostruire le chiese dei vari paesi, per l’istituzione dei centri d’ascolto e della Caritas, per le iniziative di catechesi, per gli appelli alle istituzioni per le problematiche del territorio, per il lavoro in diocesi e nella colonia, per la disponibilità a star vicino ad ogni tipo di problema, per la coerenza nel proclamare il messaggio evangelico, … ma anche per essere stato animatore di indimenticabili gite e ideatore di scherzi spassosi,… meno che per destinatari”.
Nel piazzale è stato poi salutato dal bravissimo coro parrocchiale con il toccante canto “Vocazione”, dal sindaco Giannetti con il vice Poleschi, con molte persone ad applaudirlo. Al centro del piazzale campeggiava un grande striscione con la scritta “Don Guido, 50 anni al servizio di Dio e delle nostre comunità”, affiancato dai cartelloni disegnati e scritti da ciascuna parrocchia.
Una festa semplice, ma sentita, che ha commosso lo stesso sacerdote. “Appena possibile – ha detto don Guido nel ringraziare  – faremo una grande festa, quella ufficiale, con l’invito rivolto a tutta la popolazione” alla quale potranno partecipare anche i tanti che in questa occasione, pur desiderandolo, non sono potuti intervenire per le limitazioni imposte.