A Fivizzano tra conferenze culturali, spettacoli e bancarelle enogastronomiche
La XVII edizione di Sapori ha fatto registrare uno straordinario successo di presenze in tutti i settori della più grande manifestazione, insieme alla Disfida, del Comune di Fivizzano. Hanno fatto buoni affari i produttori, lunigianesi e non, con le loro specialità enogastronomiche. In certi momenti si sono trovati in difficoltà a far fronte alle numerose richieste d’acquisto, come i punti ristoro ad accontentare i loro clienti. Una grande partecipazione di pubblico si è vista, oltre che negli spettacoli folcloristici, concertistici (applauditissimo quello degli alunni dell’Istituto Comprensivo “ A. Moratti” ad indirizzo musicale) o teatrali, negli appuntamenti dedicati alle tecniche della moderna agricoltura o di carattere culturale.
Di questi ultimi due sono stati oggetto di una particolare attenzione: l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata all’artista Pietro Cascella, che ha preceduto di poche ore l’apertura di Sapori e la presentazione del libro di Alberto Putamorsi, che si è tenuta domenica pomeriggio nel Museo di San Giovanni degli Agostiniani, sede anche della mostra. Gli scatti di Claudio Barontini, fotografo professionista livornese, che ha collaborato e collabora con riviste nazionali, rimarranno esposti nella biblioteca comunale “E. Gerini” fino al primo luglio, per poi essere trasferiti nei comuni di Ventasso, Pietrasanta, Massa. Francesco Leonardi, funzionario-guida della Cultura del Comune, ha brillantemente coordinato la presentazione, nella quale si sono succeduti il sindaco Paolo Grassi e, dopo l’intervento di Gianmarco Puntelli, la vedova di Cascella, Cordelia, il figlio Jacopo e Claudio Barontini. Hanno incantato tutti le parole di Puntelli, curatore di mostre in Europa e fuori, direttore artistico del Festival di Spoleto, che ha evidenziato come Barontini sia entrato in punta di piedi nella vita del maestro… “Da qui, tutta una serie di ritratti che oscillano dal lavoro nei suoi laboratori, il momento assoluto della creazione, alle immagini con la famiglia. Ma su tutto interviene la magia, che consiste nel recuperare ciò che non si vede, dalla poesia di un gesto al sentimento celato da un sorriso”. Ne esce l’immagine di Cascella pensatore prima ancora che scultore, maestro ed artista, l’essenza di un uomo che ha fatto dell’arte una filosofia e della ricerca artistica uno stile di vita. L’inaugurazione della mostra, a 10 anni dalla morte, è stata anche l’occasione per ricordare le sue opere (dal monumento ad Auschwitz, all’Arco della Pace a Tel Aviv… alla piazza dei Parchi di Rometta), le lettere che da Auschwitz scriveva alla moglie Cordelia, l’amore per Verrucola, nel cui castello ha abitato per 25 anni.
Dall’amore per il luogo dove si è vissuti e si vive è stato ispirato il libro di Alberto Putamorsi “Nella Valle delle rose”. Il presidente del Parco delle Apuane, che fin da bambino ha iniziato la conoscenza dei numerosi paesi del Comune – grazie all’attività del padre veterinario che lo portava con sé nella visita alle stalle – alle numerose domande che allora si poneva ha dato una risposta da appassionato ricercatore storico. “Ora, a distanza di 50 anni, ho la presunzione di saper leggere ogni antico edificio, datarlo nelle sue evoluzioni, cogliere aspetti dei personaggi che lo hanno vissuto, fino a catturarne l’anima”. “Quanta diversità fra il centro, Fivizzano, e le frazioni caratterizzate fino a pochi decenni fa dalla civiltà contadina”. È stato il presidente del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, a tracciare la storia dell’antico legame fra Firenze e la città nobile di Fivizzano, a partire dall’affresco di Giorgio Vasari a Palazzo Vecchio e, ancor prima, dall’alleanza contro Lucca del 1321. Ma anche altri, come il Marzocco, sono i segni della fiorentinità di Fivizzano che meritano di essere valorizzati, anche a fini turistici. Nel suo intervento, l’autore del libro, molto apprezzato dal sindaco Paolo Grassi, ha illustrato i momenti storici più significativi del suo lavoro, che prende le mosse dalla preistoria per arrivare al 1478, quando Fivizzano entra a far parte del Ducato di Toscana. Un bel libro, di coinvolgente lettura, ricco di fotografie e di ricostruzioni storiche che fanno chiarezza su vari aspetti delle vicende fivizzanesi e che solleciteranno altri studi. In concomitanza con Sapori, l’Amministrazione ha curato altre interessanti pubblicazioni: “Fivizzano, città nobile e della Stampa e la storia di frate Leonardo Valazzana” e la guida “Fivizzano, un Comune, cento borghi e due parchi”, allo scopo di “far conoscere, recuperare e consolidare l’autentica dignità, bellezza e prestigio che Fivizzano ha avuto e avrà nella storia”. Di questa “bellezza” fa sicuramente parte anche la Carscenta, un dolce della tradizione. La prima edizione del concorso è stata vinta da Rita Malaspina, premiata dallo chef Rolando Paganini, alla presenza dell’on. Cosimo Ferri e del consigliere regionale Giacomo Bugliani, oltre che del sindaco Grassi, che ha espresso la sua soddisfazione per il successo della manifestazione. Andreino Fabiani
La consegna delle Benemerenze
Nel corso della manifestazione Sapori, come avviene da alcuni anni, sono state conferite dall’Amministrazione tre cittadinanze benemerite a persone che si sono distinte per la loro attività professionale o sportiva o di volontariato. Quest’anno sono state concesse a Pier Giorgio Belloni, amministratore a Fivizzano, poi Sindaco di Casola, impegnato con l’UNICEF e nell’Associazione degli Alpini; ad Alessandro Gaudenti, già campione mondiale e più volte nazionale di tiro con l’arco nudo; allo chef e insegnante di cucina Rolando Paganini, sempre presente ed attivo in tutte le iniziative di Fivizzano e impegnato nello sviluppo della gastronomia del territorio. A.F.