Una prima decade di ottobre prettamente estiva

La settimana di ottobre che si va a commentare ha rispettato i vaticinii che vedevano condizioni atmosferiche fuori da ogni regola stagionale.
Infatti, dopo i due primi pomeriggi del mese molto caldi (di cui si era già detto nel precedente Taccuino), temperature un po’ meno elevate si erano avute il 3 – per una corrente occidentale più fresca – e il 4 per il cielo in prevalenza coperto. Dal 5, come se nulla fosse, riprendeva l’aumento delle temperature massime, per lo più attestate sui 26-27°C, roba da inizio settembre! Grazie alla calma di vento notturna e al cielo quasi sempre sereno, l’irraggiamento non mancava di contenere le temperature minime su valori, se non nella norma vista la situazione generale, almeno solo di 1-2°C in eccesso ai canoni climatici.
L’ottobre 2022, si era distinto per il tepore senza precedenti a livello di media mensile, e ora viviamo un altro evento che spiazza tutti i riferimenti storici e si propone come l’ennesima prova del riscaldamento globale.
Se in particolare domenica 8 e lunedì 9, le plaghe costiere e vallive interne di Liguria e Toscana non hanno subìto gli eccessi di calura sperimentati dal confinante versante padano dal Piemonte all’Emilia, lo si deve al fatto che il flusso di correnti da W-NW si è tenuto ai margini del nostro territorio interessandone solo i rilievi montuosi e le testate delle valli prossime ai valichi.
Al livello medio della pressione di 850 hPa, intorno ai 1600 m in questa potente fase anticiclonica dal ‘cuore caldo’, si sono addirittura raggiunte temperature di 18-19°C (come media giornaliera!!) sugli alti crinali appenninici.
Conseguente è stato il manifestarsi di temperature da piena estate anche a 800-1000 metri e, tra Piemonte, Lombardia ed Emilia, anche nelle valli e in pianura.
In Lunigiana, come nelle altre valli del versante ligure-toscano, ciò non è accaduto, appunto, se non a livelli montani.
A valle, il torrido alito favonico non si è fatto sentire, altrimenti le temperature sarebbero schizzate a numeri mai visti per ottobre anche in Lunigiana. Foschia, aria più umida e una timida brezza di valle hanno avuto la ventura di contenere le temperature massime, comunque ben superiori alla norma pur non arrivando ai picchi assurdi che si sono realizzati da Cuneo a Torino, da Asti ad Alessandria e fino a Pavia, da Piacenza a Modena e sul comparto collinare e montano delle regioni suddette con inediti valori ottobrini di 30°C in tante località.
In definitiva, nel nostro versante occidentale rispetto al crinale appenninico, lo scarto dai valori normali è risultato tanto più marcato quanto più la località si trovava a quote oltre i 700-800 metri.
La prima decade di ottobre, comunque, già a quote di fondovalle, le meno interessate dallo ‘sballo’ termico, si conclude con temperature massime sopra norma di ben 6°C!

a cura di Maurizio Ratti, Mauro Olivieri e Giovan Battista Mazzoni