A rischio chiusura la scuola d’infanzia di San Terenzo

Il sindaco Giannetti ha fatto un appello alle istituzioni per il suo mantenimento

La scuola di infanzia a San Terenzo Monti
La scuola di infanzia a San Terenzo Monti

La storica Scuola dell’Infanzia di San Terenzo Monti è a rischio chiusura per il basso numero di bambini iscritti. Situata al confine col territorio di Fosdinovo, ha sempre accolto bambini dei paesi limitrofi di questo Comune, oltre che della Valle del Bardine, offrendo un servizio ad una vasta comunità, in una struttura accogliente, idonea e sicura sotto tutti i punti di vista. Le disposizioni di legge, però, prevedono i “numeri”, tralasciando, purtroppo, i valori umani, sociali, identitari collegati alla presenza di una scuola in uh piccolo paese. Ne ha fatto un accorato elenco il sindaco Gianluigi Giannetti in una lettera inviata ad Alessandra Nardini, assessora all’Istruzione della Regione Toscana, ad Ernesto Pellecchia, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, a Donatella Bonriposi, dirigente di quello provinciale, al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti e al dirigente dell’Istituto Comprensivo “A. Moratti” di Fivizzano, Marco Battella.

Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti
Il sindaco di Fivizzano, Gianluigi Giannetti

Nel suo appello alle istituzioni per il mantenimento della scuola, Giannetti fa leva sul fatto che “è l’unica struttura accessibile per l’utenza di una vasta zona, decentrata e periferica rispetto alle vie di comunicazione e ai centri più popolati”. Ricorda anche che il paese vanta la presenza di una “delle più antiche chiese della Lunigiana, innalzata a santuario della diocesi, perché custode di gran parte delle reliquie di San Terenzo”, ma, soprattutto, “che è uno dei luoghi martiri della stagione degli eccidi nazifascisti”, di cui è conservata la memoria in un museo. Per tutto questo il Comune, garantisce il Sindaco, si renderà disponibile ad ogni azione per conservare un presidio didattico in un borgo, che è di per sé, per quello che ha e per quello che rappresenta, una scuola di formazione. Purtroppo la scuola di San Terenzo ripropone una storia che Fivizzano ha vissuto molteplici volte negli ultimi trenta anni. Si può dire che in questo lasso di tempo siano state stravolte l’organizzazione e la collocazione delle sedi scolastiche della scuola dell’obbligo. Basta considerare che le 26 scuole elementari sono diventate tre (Fivizzano, Monzone, Ceserano), che le due direzioni didattiche e le tre presidenze delle Medie sono state ricomprese in un unico Istituto Comprensivo, esteso anche a Casola, e che le scuole dell’Infanzia sono state dimezzate. I poco più di 40 nati l’anno non sono certo sufficienti a formare, alle Medie, come avveniva anche negli Novanta del secolo scorso, tre sezioni a Fivizzano, due a Monzone, una Soliera, una a Gragnola,….e così via. Con i numeri si sono perse tutte le battaglie nel passato. Speriamo che San Terenzo, con la sua storia, i suoi luoghi d’arte e di spiritualità, il suo amore per il lavoro agricolo, la vinca.

Andreino Fabiani