Dieci anni fa il gemellaggio tra Argigliano e Cerignano

Due comunità legate dalla devozione al Beato Angelo Paoli. Una croce issata di fronte all’ospedale di Fivizzano

L’amministrazione comunale di Fivizzano da tempo aveva deciso di issare una croce di fronte all’ospedale e lo ha fatto quest’anno nel decimo anno di anniversario del gemellaggio che unisce le comunità di Argigliano (Casola) e Cerignano (Fivizzano) legate dalla devozione per il Beato Angelo Paoli, promotore dell’assidua venerazione della croce, che egli aveva issato nei luoghi della sua preghiera e, arrivato a Roma, anche sul monte Testaccio e nel Colosseo. La benedizione della croce ha visto raccogliersi cittadini e devoti con i gonfaloni delle due comunità, delle parrocchie e della Confraternita della Misericordia. Per Fivizzano erano presenti il sindaco Pierluigi Giannetti, il vice Giovanni Junior Poleschi e l’assessore Francesca Nobili , mentre l’assessore Antonio Folegnani rappresentava Casola.
Sono intervenuti anche il Governatore della Confraternita Eugenio Bononi, il Presidente del Comitato Beato Angelo Paoli Gianpiero Berti, il Carmelitano Padre Giovanni Grosso, don Bernardo, don Claudio, don Massimo, il diacono Conti. Terminata la commovente cerimonia di benedizione, i presenti si sono recati al Convento di Cerignano nel salone allestito secondo le norme anti covid da parte degli ospitanti Giovanni Adreani e Giovanna Pezzoni, dove è stata celebrata la S. Messa.
Il segretario del Comitato Beato Angelo Paoli, Francesco Jacomelli, ha dato il benvenuto ringraziando le autorità politiche e religiose presenti, esprimendo soddisfazione per l’iniziativa del gemellaggio proposta e portata a compimento già un decennio fa. Ha percorso i tratti di vita del Beato che lo ha visto a Cerignano nel 1660, occasione in cui insieme al fratello, egli ha deciso di entrare nell’ordine cambiando il suo nome da Francesco ad Angelo; vi era ritornato nel 1683 come sacrista e organista fino al 1687, anno in cui venne chiamato a Roma come precettore nella Basilica di San Martino ai Monti.
Padre Giovanni Grosso, nell’omelia, ha ammonito che gli uomini liberi sono persone consapevoli, che maturano una coscienza capace di autogestirsi al servizio dell’umanità, come il Beato Paoli. I canti sono stati eseguiti dalla Corale Cerignano-Fivizzano.

(Corrado Leoni)