Una provincia sempre più vecchia: gli anziani toccano quota 52 mila

In meno di 40 anni 19 mila anziani in più; il 30% dei lunigianesi ha più di 65 anni

Un esercito di oltre 52 mila persone, pari al 27,2% della popolazione provinciale: sono i cittadini con più di 65 anni residenti nella provincia di Massa Carrara. Se alcune settimane fa i dati dei censimenti Istat dal 1981 al 2011 e il dato aggiornato al 2019 del censimento permanente ci consegnavano la fotografia dell’inverno demografico della fascia giovanile della popolazione, le stesse indagini statistiche ci consegnano un’altra istantanea: quella di un territorio alle prese con il progressivo aumento dei cittadini nell’autunno della terza età. Basta un solo dato di confronto per inquadrare la gravità del problema. Nel 1981 gli over-65 in provincia erano 33.885, il 16,6% della popolazione: in poco meno di 40 anni gli anziani sono aumentati di quasi 19 mila unità e la loro incidenza sul totale della popolazione è cresciuto del 10,2%.

Grafico sull'andamento della demografia nei vari comuni della Lunigiana
Grafico sull’andamento della demografia nei vari comuni della Lunigiana

La drammaticità della situazione è amplificata dal fatto che a fronte del 27,2% di anziani nella provincia apuana, la fascia degli ultrasessantacinquenni a livello nazionale rappresenta il 26,1% della popolazione, nonostante l’Italia sia il paese più “vecchio” d’Europa, e a livello regionale il 25,6%. Tra le province toscane solo Grosseto, con il 27,8% fa peggio di Massa Carrara, che però prevale di pochi decimali nel confronto con la vicina provincia della Spezia (27,5%). Ma è rientrando all’interno del territorio provinciale che emergono dati che offrono ulteriori spunti di riflessione. Come si può vedere dalla tabella e dal grafico sotto riportati, la percentuale di anziani è maggiore nei comuni della Lunigiana (30,7%) che in quelli della costa (25,2%), ma in questi ultimi il tasso di crescita degli over-65 dal 1981 ad oggi è stato molto più veloce che in Lunigiana: +11,9% contro +7,4%: il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione, se nei decenni scorsi riguardava soprattutto l’area interna della provincia, adesso coinvolge anche le aree urbane della riviera.

Un grafico che mostra lo stato di invecchiamento del territorio
Un grafico che mostra lo stato di invecchiamento del territorio

In Lunigiana la “terza età” è passata dai 14.059 abitanti censiti nel 1981 (il 23,3% dei circa 60 mila lunigianesi di allora) agli attuali 16.256: nel 2019 poco meno di un lunigianese su tre dei 52 mila censiti ha compiuto 65 anni. All’interno dei comuni della Lunigiana il progressivo invecchiamento della popolazione ha seguito traiettorie molto diverse tra di loro. Se a Podenzana (che ha visto aumentare i suoi residenti) e a Tresana (che li ha visti diminuire) in 38 anni gli anziani sono aumentati in modo contenuto (+0,7% e + 1,8% rispettivamente), a Zeri (+18,5%), Fivizzano (+14,1%) e Comano (+12,7%) l’aumento è stato imponente. Se sul dato fivizzanese possono avere inciso i due ampliamenti del territorio comunale avvenuti nel corso dei 38 anni di analisi (l’incorporazione di Gragnola e Cortilia nel 1983 e di parte di Equi nel 2005), rimane indiscutibile che a pagare il prezzo più alto, in termini di invecchiamento demografico, siano stati i comuni più periferici del comprensorio. Ma anche i comuni di fondovalle hanno visto aumentare la quota di popolazione anziana: alcuni in termini di numeri assoluti (Licciana, Aulla, Villafranca); altri, pur presentando un decremento numerico degli anziani, a causa della riduzione generalizzata della popolazione, determinata da meno nascite e saldi migratori negativi, hanno visto aumentare la percentuale di over-65 rispetto alla popolazione complessiva: è il caso di Pontremoli e Bagnone. Se questo è il quadro statistico, sul piano socio-politico è noto che il peso progressivamente assunto dalla popolazione anziana è andato di pari passo con l’indebolimento dei servizi a vantaggio soprattutto di questa fascia di cittadini: è il caso della sanità, ma non solo. Ma questo è solo un pezzo – certamente importante – del problema dell’invecchiamento: l’altro è rappresentato da una struttura demografica che consegna la Lunigiana, se non cambierà lo stato delle cose, ad un destino di territorio privo di prospettive di sviluppo.

(Davide Tondani)