Il nuovo ponte di Albiano pronto a marzo 2022?

In primavera la rimozione del vecchio ponte e la viabilità provvisoria sull’A12 a Ceparana

Il progetto del nuovo ponte di Albiano
Il progetto del nuovo ponte di Albiano

Marzo 2022: è questa la data fissata dal Commissario Straordinario per la fine dei lavori di ricostruzione del Ponte della Bettola. L’annuncio, avvenuto lo scorso 18 dicembre, in una videoconferenza che ha coinvolto per la prima volta le istituzioni locali e centrali coinvolte e che, sempre per la prima volta ha messo allo stesso tavolo “virtuale” enti liguri e toscani, ha il sapore di una sfida: dopo 8 mesi di nulla, 15 mesi e mezzo per la progettazione esecutiva, le autorizzazioni, le procedure di appalto e la realizzazione dell’opera sembrano un traguardo ambizioso. Assieme al nuovo ponte, la struttura commissariale guidata dal dirigente Anas Fulvio Maria Soccodato ha annunciato due altri interventi. Il primo è la rimozione delle macerie del vecchio ponte: i lavori, del costo di 3,6 milioni di euro, avverranno tra marzo e giugno, non interferiranno con il cantiere del nuovo ponte e prevedono lo smontaggio e la conservazione altrove di elementi strutturali e parti dell’opera utili alle indagini che la Procura della Repubblica di Massa dovrà compiere. Il secondo riguarda invece la connessione autostradale per alleviare i disagi della popolazione di Albiano e Ceparana indotti dalla caduta del ponte e dalle chiusure frequenti per pioggia della strada della Ripa. Tramontato definitivamente il progetto delle “rampe” sull’A15 ad Albiano, rispetto al quale la polemica politica ad Aulla non si è ancora sopita, è stato ufficializzato il progetto di connessione della Statale 330 con la A12 Genova – Livorno a Ceparana: un intervento da 3,5 milioni di euro, da realizzarsi entro maggio, che prevede all’uscita di Ceparana, poco prima del ponte sul Vara, la realizzazione di un accesso e un’uscita dall’autostrada, sfruttando in parte una viabilità preesistente. Attenzione: non si tratta del casello autostradale invocato da tanti anni a servizio dell’area industriale di Ceparana e Pian di Follo, ma di una semplice connessione provvisoria e gratuita che consentirà esclusivamente di dirigersi verso il vicino casello di Santo Stefano – Spezia e da lì di ritornare. In altre parole non vi saranno svincoli e rampe che consentiranno di dirigersi verso Genova. (Davide Tondani)

Aulla: il progetto 4 campate e le rettifiche alla SS della Cisa

Il progetto del ponte di Albiano, vista da Nord con trave ad anima piena
Il progetto del ponte di Albiano, vista da Nord con trave ad anima piena

Il nuovo ponte – 23 milioni di spesa, 4 campate, quelle centrali da 90 metri, quelle di riva da 54, quasi 16 metri di larghezza e 288 di lunghezza – partirà in sponda destra (Albiano) da dove iniziava anche il vecchio manufatto, ma in rettilineo raggiungerà la Statale della Cisa 100 metri più a nord della vecchia stazione di fronte al quale terminava il ponte del 1908. Dotato di pista ciclopedonale e banchina protette su ambo i lati e di barriere antirumore sulla sponda albianese, il nuovo ponte si innesterà sulla Statale 62 con una rotonda che verrà costruita nella sede della vecchia ferrovia dismessa nel 2005, in prossimità dell’imbocco della galleria. Da qui la Statale proseguirà nella vecchia sede ferroviaria e passerà non più davanti, ma dietro la stazione ferroviaria, risolvendo la criticità della curva “a esse” che passava sotto alla ferrovia. Il tratto di statale abbandonato, assieme ad un tratto di strada costruito quasi interamente ex novo a sud del vecchio ponte, tra la vecchia ferrovia e il fiume, servirà da viabilità “interna” all’abitato di Bettola. Le rettifiche della Cisa a Bettola archiviano di fatto il progetto di rotonda davanti al vecchio ponte, un’opera a suo tempo contestatissima dagli abitanti della frazione aullese a causa della vicinanza degli svincoli alle abitazioni e messa in discussione anche dalla Soprintendenza, che pose dubbi sulla demolizione della stazione, considerata opera storica. Ma nonostante la nuova strada e la rotonda fluidificheranno non di poco il traffico, è immaginabile che le polemiche non tarderanno ad arrivare: da parte di chi auspicava una diversa valorizzazione della sede ferroviaria, lasciata a se stessa da 15 anni, e da parte degli abitanti di Bettola, molti dei quali avranno il traffico ancora a pochissimi metri da casa. Rimane da capire – i rendering forniti da Anas non lo chiariscono – se la nuova rotonda determinerà variazioni alla vicinissima e pericolosa intersezione tra Statale e strada comunale per Caprigliola, oppure se questo intervento non è stato contemplato. (d.t.)

Qualche dubbio sul rispetto dei tempi…

Il progetto del nuovo ponte di Albiano
Il progetto del nuovo ponte di Albiano

Grazie al taglio dei tempi per ottenere la VIA dal Ministero dell’Ambiente, il sindaco di Aulla ha potuto rassicurare sull’anticipo di ben 8 mesi per vedere terminati i lavori. Saranno davvero rispettati i tempi? Ce lo auguriamo tutti, ovviamente, ma in questa fase è lecito avere dei dubbi. Non solo per i tempi serrati di un cronoprogramma che potrebbe essere dilatato da un banale ricorso amministrativo a margine della gara di appalto o da una piena inaspettata del Magra, ma anche per il profilo di chi dovrà garantire il rispetto dei tempi. Dopo l’estenuante percorso – con i conseguenti, imperdonabili ritardi – per la scelta del commissario straordinario, individuato dalla Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli in un presidente di regione a fine mandato, la scelta del sostituto di Enrico Rossi è caduta su un tecnico di vertice di Anas. Ed è proprio l’affidamento della struttura commissariale all’Ente delle strade a fare emergere qualche dubbio. Omettendo di addentrarci all’interno di un curioso schema per cui una struttura commissariale targata Anas dovrà eseguire un’opera pubblica per conto di Anas – elemento che di per sé qualche domanda la pone – stiamo parlando dell’Ente che di fronte alle crescenti preoccupazioni per la stabilità del ponte della Bettola, messe nero su bianco nelle lettere del sindaco di Aulla, ancora nel novembre 2019 garantiva sulla tenuta statica del ponte, ragione per la quale diversi suoi tecnici risultano al momento indagati. Ma è anche distogliendo lo sguardo dalla partita albianese, anche l’operato di Anas sulle strade della Lunigiana alimenta ulteriori dubbi: l’ente è il proprietario della Statale della Cisa che aspettò 20 mesi, fin quando il Magra si portò via un pezzo di carreggiata, per ripristinare la viabilità in due sensi di marcia a Stadano o che a sud di Villafranca, ha obbligato gli automezzi a 8 mesi di senso unico alternato prima di rimuovere con un lavoro di pochi giorni alcuni massi contenuti da una rete antifrana. Sì, è vero, Anas è anche l’Ente che a fine 2012 promise la ricostruzione in 6 mesi del ponte sull’Aulella crollato a Serricciolo e, tra la sorpresa e il compiacimento generale, mantenne la promessa: un elemento di speranza, ma troppo piccolo perché si possa guardare alla ricostruzione del ponte di Albiano con assoluto ottimismo. (d.t.)