A rischio il futuro degli istituti superiori fivizzanesi

Se ne è parlato in un incontro che ha visto la partecipazione di Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina, nonchè commissaria nazionale della Lega della Toscana

Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina e commissaria nazionale della Lega della Toscana
Susanna Ceccardi, sindaca di Cascina e commissaria nazionale della Lega della Toscana

Anche la sindaca di Cascina, nonché commissaria nazionale della Lega della Toscana, Susanna Ceccardi, tifa per gli Istituti Professionali di Fivizzano, aggiungendosi a quanti auspicano un loro rilancio. Costituirebbe un impoverimento non solo culturale, ma anche formativo e professionale, la chiusura anche di uno solo, qualora le iscrizioni non fossero sufficienti per tenerlo in vita. Il MAT, il Socio-sanitario, l’Agrario dovrebbero essere un punto di riferimento per gli studenti che terminano le Medie, dal momento che aprono la strada anche verso l’Università, oltre ad offrire innumerevoli occasioni di lavoro, dipendente o imprenditoriale. Di tutto questo l’esponente politica, in visita a Fivizzano, ha discusso con un gruppo di insegnanti ed ex studenti dei Professionali, promettendo di farsi interprete per presentare una interrogazione in Consiglio Regionale sulle varie problematiche scolastiche. Niente di male, anzi bene, che se ne riparli nelle alte sedi decisionali, che, tuttavia, già sono intervenute, come abbiamo recentemente scritto, finanziando laboratori di alta specializzazione all’Agrario, per farne un istituto di eccellenza e, perciò, più appetibile. Basterà o le cause dell’attuale “crisi” vanno ricercate in una serie di altri fattori, in parte “naturali” (terremoto e conseguente sicurezza degli edifici), in gran parte “umani” (incertezza della sede, chiusura convitto, …..)? Senza dimenticare il forte calo di nascite di questi ultimi anni, che ha ridotto di molto la platea delle potenziali iscrizioni: il serbatoio di tre sezioni di scuola Media a Fivizzano, di due a Monzone, di una a Soliera, di una a Gragnola e di una a Casola si è più che dimezzato e ridotto ad aule quasi vuote.

La facciata dell'Agrario di Fivizzano
La facciata dell’Agrario di Fivizzano

Nonostante tutto questo, le superiori fivizzanesi possono sperare in una ripresa, facendo leva sulla loro specificità e sulle favorevoli prospettive occupazionali, anche vicino a casa, come il Socio -sanitario e il MAT, per non dire dell’Agrario, i cui diplomati possono trovare, nel territorio lunigianese, tutte le risorse necessarie allo sviluppo economico nei settori dell’agricoltura biologica, della selvicoltura, della zootecnia, dei prodotti agroalimentari, dell’ecologia. Proprio per questo da tempo è stato trasformato da Professionale ad Istituto Agrario per la Gestione del Territorio e dell’Ambiente, che è dotato di un’azienda agraria, vero laboratorio didattico, ma anche produttrice, per tutti, di piante da orto e da giardino. Anche l’Istituto Commerciale “Belmesseri”, già “Sambuchi”, si è da tempo posto in linea con le nuove esigenze del mercato globale del lavoro e della comunicazione, in particolare col Dipartimento “Relazioni Internazionali per il Marketing”, dove, oltre all’inglese e al francese si studia il russo, unica esperienza nelle province di Massa Carrara e La Spezia. Non pochi sono i russi attratti dalla Lunigiana, pur avendo dimora in Versilia, e in qualche paese del Comune di Fivizzano hanno anche acquistato casa e vi risiedono per lunghi periodi. Parlare di scuole, a Fivizzano, meglio di “gestione” di tutto il sistema scolastico, riaccende il desiderio dell’Omnicomprensivo, avversato da chi lo riteneva, ingiustamente, un tentativo di chiusura volto ad innalzare barriere contro gli indirizzi di altre zone, lunigianesi e non. Semmai quel metodo organizzativo di “governo” scolastico, così ritengono in molti, avrebbe dovuto essere esteso a tutta la Lunigiana, sulla base di una proposta di suddivisione territoriale già suggerita, ma, ovviamente tutta da discutere. Perché non approfondirne l’analisi da parte degli “addetti” ai lavori della scuola e degli amministratori locali? Vien da rimpiangere il vecchio Distretto Scolastico. Ma c’è un’altra idea che viene coltivata a Fivizzano, quella della istituzione di un Istituto Tecnico Industriale, presente un tempo lontano ad Aulla e, poi, soppresso. Si conoscono, infatti, le numerose richieste di questi diplomati, provenienti specialmente dalle industrie del Nord Italia. Ipotizzare, infine, un indirizzo che possa collegarsi alle lavorazioni delle due grandi, e in via di espansione, cartiere del Comune può non essere lontano dalla realtà, come sostengono in molti? C’è bisogno di chi si dia da fare con tenacia, competenza e capacità relazionali.

Andreino Fabiani