Il progetto radiosonde del “da Vinci”

Si è conclusa, con l’ultimo appuntamento del 15 giugno, l’iniziativa che ha visto il lancio di quattro radiosonde nello spazio da parte degli studenti dei Licei

La radiosonda degli alunni dei Licei Lunigianesi si slancia in cielo
La radiosonda degli alunni dei Licei Lunigianesi si slancia in cielo

Da due anni a questa parte, tra i vari progetti che Lunilicei propone ai suoi studenti, ce n’è uno che guarda un po’ più in là rispetto a tutti gli altri, o meglio, un po’ più in alto. è il progetto Radiosonde. Il 15 giugno è avvenuto l’ultimo lancio dell’anno scolastico in corso, il tutto preparato con gran cura sotto la guida del prof. Stefano Gaffi e rigorosamente documentato con dirette Radio e Youtube. Sul sito dell’Istituto Superiore Leonardo da Vinci viene detto che “Il progetto prevede il lancio di una radiosonda dotata di sensori di temperatura, umidità, pressione atmosferica, telemetria e altri sensori da concordare con Università di Pisa per lo studio della Troposfera e della Stratosfera”. Ma cos’è una radiosonda? Una radiosonda è un dispositivo che attraverso sensori raccoglie dati sulla temperatura, sulla pressione e sull’umidità, è dotata anche di una telecamera che manda in tempo reale le immagini dalla stratosfera. La sonda può raggiungere circa 30 km di altezza attraverso un pallone in lattice gonfiato di elio. Questo progetto è nato dai ragazzi che, incuriositi dalle immagini dello spazio, volevano riuscire a raggiungerlo anche loro e a scattarle delle foto. Un progetto ambizioso che quest’anno porta un titolo importante “La fragilità dell’ecosistema, metafora della nostra fragilità”.

Il momento del lancio della radiosonda da parte degli alunni dei Licei Lunigianesi
Il momento del lancio della radiosonda da parte degli alunni dei Licei Lunigianesi

E così lo scorso anno scolastico si è partiti con lo studio delle rotte delle sonde lanciate dall’aeronautica militare e di quello dei venti che hanno portato poi alla realizzazione di due lanci, che hanno permesso di iniziare e capire come muoversi. Il progetto è proseguito nell’anno scolastico in corso e ha portato alla realizzazione di ben quattro lanci. Solo uno di questi non è andato a buon fine ma questo non ha scoraggiato gli studenti che dopo una prima delusione hanno fatto dell’errore un punto di forza per capire e correggere ciò che non è funzionato. Il progetto, importante sotto il profilo scientifico, ha una grande valenza educativa e spirituale: indubbiamente lo studio dei dati raccolti, ma anche il lavorare in gruppo per raggiungere uno scopo che crea competenze e affiatamento, la capacità di affrontare e risolvere eventuali imprevisti, il sentirsi parte di qualcosa di grande che non si limita alle mura di un Istituto ma anche il desiderio che da sempre fa parte dell’essere umano, di guardare oltre, di aprirsi all’infinito di voler superare i propri limiti fisici per osservare il mondo da un posto insolito e di più ampio respiro. Da lì tutti siamo piccoli, non si vedono confini né si odono rumori di litigi, guerre e spari. Da lassù appare quasi ridicolo il nostro affannarsi per apparire, per essere grandi, per possedere. Grazie a tutti coloro che mettono tutto il loro impegno per aprire i nostri occhi verso l’infinito.

(Elena Martinelli)

Gli enti che hanno collaborato alla realizzazione del progetto

Per la realizzazione di questo progetto, la scuola è stata affiancata da alcuni enti: A.I.S.A.M. (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia), Associazione Radioamatori Italiani Sezione di La Spezia, Associazione Radioamatori Italiani Sezione della Lunigiana. Università di Pisa Facoltà di Ingegneria Elettronica-Telecomunicazioni, Wi-fi Communication s.r.l., Associazione Meteo Apuane, A.A.S. Astrofili Spezzini, realizzato con il contributo della Fondazione Carispezia