“Soldi pubblici: chi garantisce il buon utilizzo?”

Critica della minoranza di Pontremoli ai lavori realizzati in città

Elisabetta Sordi, capogruppo di "Pontremoli Più" e vicepresidente della Provincia
Elisabetta Sordi, capogruppo di “Pontremoli Più” e vicepresidente della Provincia

“Soldi pubblici: chi garantisce il buon utilizzo”, questa è la provocatoria domanda che si fanno i consiglieri di minoranza del gruppo Pontremoli Più (Elena Battaglia, Mario Bassi, Matteo Bola ed Elisabetta Sordi) e che soprattutto rivolgono all’amministrazione comunale. Partendo dalla riflessione che quando viene appaltata un’opera pubblica, “le ingenti somme che vengono spese devono garantire una ricaduta importante per la collettività e la durata nel tempo”. Secondo i consiglieri di minoranza però “Negli ultimi anni a Pontremoli questo aspetto è stato gravemente carente”.

A sostegno di questa affermazione portano l’esempio del parcheggio dei Chiosi “che è stato realizzato meno di dieci anni fa e ha una pavimentazione gravemente dissestata, costituendo un pericolo per la sicurezza delle auto. Abbiamo segnalato, mesi fa, con una interpellanza la necessità di agire per sistemare la pavimentazione; peraltro, le opere pubbliche devono essere garantite da chi le ha realizzate per almeno 10 anni, chiediamo all’Amministrazione perchè non abbia ancora messo in atto nessuna azione per mettere in sicurezza il parcheggio”. Spostando poi l’attenzione alle scuole dell’IC Tifoni di via IV novembre, “il passaggio coperto che costeggia l’ingresso principale è di recente realizzazione, ma già danneggiato in modo rilevante. è ammissibile che una opera pubblica possa mostrare un ammaloramento così importante dopo pochi anni?”

Lavori di rimozione delle lastre di arenaria in piazza Italia
I recenti lavori di rimozione delle lastre di arenaria in piazza Italia

E concludono ponendo l’accento sulla recente asfaltatura della porzione di via Roma che passa in piazza Italia che “circa 20 anni fa in occasione del passaggio del giro d’Italia l’allora amministrazione decise che andava ripavimentata piazza Italia, con un investimento molto rilevante, scegliendo di andare a prendere le pietre per la pavimentazione a Firenze e decidendo di includere la sede stradale nella stessa tipologia di pavimentazione”. Nel tempo, “quelle scelte hanno mostrato tutti i limiti: la pietra si è dimostrata inadeguata al traffico veicolare, tanto da dover provvedere alla copertura con l’asfalto”. Dopo questi esempi i consiglieri concludendo evidenziando “che l’amministrazione è responsabile del corretto utilizzo dei soldi pubblici, della trasparenza degli appalti e dell’adeguata gestione delle risorse disponibili”