Nel ricordo dell’aviatore Flavio Torello Baracchini

Inaugurato sessant’anni fa a Villafranca il complesso monumentale dedicato all’asso decorato di medaglia d’oro al valor militare

Il monumento a Villafranca in memoria di Flavio Torello Baracchini

Sessant’anni fa, il 29 settembre 1963, a Villafranca veniva inaugurato il monumento a Flavio Torello Baracchini, asso dell’aeronautica della Prima Guerra Mondiale. Da lungo tempo, fin dai primi anni dopo la sua morte, avvenuta nell’agosto 1928, a Villafranca riemergeva periodicamente l’idea di dedicare uno spazio a quel figlio con la passione per il volo e la velocità che sui cieli dell’Isonzo si era distinto nei combattimenti della Prima Guerra Mondiale per coraggio e abilità, collocandosi tra i piloti più abili della giovane aeronautica italiana.

Baracchini, Viola e Silicani: le sole tre MOVM
della provincia per la Grande Guerra

Sono soltanto tre le Medaglie d’Oro al Valor Militare della Prima Guerra Mondiale che possono vantare i militari della provincia di Massa Carrara e due di questi sono proprio di Villafranca.
A Flavio Torello Baracchini (1895 – 1928) la Medaglia d’Oro al Valor Militare fu riconosciuta nell’agosto 1917 per le missioni aeree compiute in primavera sull’Isonzo. Oltre a questa si fregiava anche di due Medaglie d’Argento al Valor Militare.

Ettore Viola (1894 – 1986)

Anche Ettore Viola (1894 – 1986) era villafranchese perché nato a Fornoli: nel maggio 1919 gli venne assegnato il massimo riconoscimento per atti di eroismo compiuti sul Monte Grappa nel settembre 1918. Poteva vantare anche tre Medaglie d’Argento al Valor Militare e una di Bronzo.
E la terza? Si tratta dell’unica delle tre attribuita alla memoria: il caporale Giuseppe Silicani (1881 – 1917), di Carrara, infatti non sopravvisse all’azione di guerra nella quale si distinse, uno dei numerosi combattimenti seguiti alla disfatta di Caporetto. Il 26 ottobre, infatti, riuscì a guidare, con successo ma a prezzo della vita, la difesa di una posizione strategica.

Ma nel paese dove Flavio Torello era nato nel 1895 si dovette attendere fino all’inizio degli anni Sessanta perché l’idea diventasse prima progetto e poi realtà. Nel frattempo a Villafranca si era creato uno spazio inedito, quello al centro delle direttrici viarie da e per i due ponti, strappato alle esondazioni del torrente Bagnone e scelto per la costruzione del nuovo palazzo comunale.

Flavio Torello Baracchini (1895-1928)

Nell’angolo meridionale di quella nuova e grande piazza si decise di collocare il monumento all’aviatore la cui fine non fu legata ad un incidente aereo bensì alla tragica esplosione all’interno dello stabilimento pirotecnico che aveva aperto poco a sud del centro di Roma. Una morte tragica, sopraggiunta venti giorni dopo la fiammata che gli aveva provocato ustioni su tutto il corpo e gravissime infezioni.

Un immagine di Flavio Torello Baracchini accanto al suo veivolo
Un immagine di Flavio Torello Baracchini accanto al suo veivolo

Le spese per il monumento nel suo paese natale furono prese in carico dallo Stato italiano grazie all’iniziativa dell’on. Andrea Negrari che nel novembre del 1956 aveva illustrato alla Camera dei Deputati una proposta di legge in tal senso: 15 milioni di lire da trasferire al Comune di Villafranca che avrebbe promosso e realizzato l’iniziativa.
Il complesso monumentale che ne uscì è opera dello scultore carrarese Cesare Poli (che già poco dopo la morte dell’aviatore aveva ricevuto l’incarico di realizzare una scultura) e dell’artista modenese Mauro Reggiani, entrambi docenti all’Accademia di Brera a Milano; il risultato è la grande statua in marmo che affianca un aereo stilizzato sopra un alto basamento.
Fu il sindaco di Villafranca, Livio Galanti, ad aprire la cerimonia del 29 settembre 1963: forte la partecipazione popolare e numerose le autorità presenti. Tra queste anche l’eroe del Grappa, Ettore Viola, anch’egli come Baracchini decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Il governo era rappresentato dal ministro Giuseppe Togni, mentre il Vescovo aveva delegato mons. Annibale Corradini.
Tra gli ufficiali, in servizio o in congedo, il presidente dell’Associazione Arma Aeronautica gen. Aldo Urbani. Per l’Associazione Nastro Azzurro tenne l’orazione ufficiale l’avv. Filippo Guerrieri.

Paolo Bissoli