“I trasporti penalizzano troppo i nostri ragazzi”

Una lettera dei genitori degli studenti alle istituzioni locali e regionali

Panorama di Monzone Alto

I genitori non accettano l’organizzazione dei servizi di trasporti degli studenti che frequentano, prevalentemente, gli Istituti Superiori della Lunigiana.
In un documento, indirizzato all’Unione dei Comuni, a tutti i Sindaci della Lunigiana e a tutte le istituzioni scolastiche, provinciali e regionali, i genitori degli studenti di Pieve di San Lorenzo, Equi Terme, Monzone, Casola e Gragnola mettono sotto accusa gli orari, i trasbordi da una corriera all’altra, i tempi di percorrenza che equivarrebbero ad un intero orario scolastico, il trasferimento da una corriera ad un treno e viceversa e, soprattutto, le incerte coincidenze.
Tempi lunghi, sottratti allo studio, impegni dei genitori in orario di lavoro, stanchezza: questi gli inevitabili disagi. Un esempio: il bus sostitutivo che partirebbe da Piazza al Serchio alle 5,46 con arrivo ad Aulla alle 6,50, costringerebbe gli studenti diretti a Pontremoli o alla Spezia, a levate improponibili. Poi non avrebbe le fermate intermedie di Equi, Monzone, Gragnola.

Panorama di Gassano, con il passaggio del treno
Panorama di Gassano, con il passaggio del treno

Un treno che parta dalla Garfagnana e arrivi a Pontremoli è impossibile, si dice. Ma anche un treno che arrivi ad Aulla , come è stato in un passato recente, è impossibile? Una corriera che parta da Fivizzano per arrivare, al termine delle lezioni, nella Valle del Lucido è impossibile ? O è necessario cambiare autobus in Cormezzano, magari aspettando sotto la pioggia la coincidenza.
Insomma un gran caos, lamentano le famiglie, che non favorisce certo la loro permanenza nei paesi, essendo tentate di trasferirsi altrove di fronte ai disagi che rendono difficile vivere nei paesi.
Si parla di spopolamento, senza considerare che il maggior responsabile è la mancanza di servizi idonei.
Ma i genitori non si limitano a protestare, fanno, anzi, dopo aver ricordato gli artt, 3 e 34 della Costituzione, delle ragionate e serene proposte su corse da confermare o da attuare, che possono essere sintetizzate, ma nel comunicato sono molto dettagliate, nella richiesta di sicure coincidenze, mantenendo gli orari dell’anno passato.
Perché cambiare ciò che andava bene e che, magari con qualche ritocco, poteva incontrare la piena soddisfazione di tutti?
Sono state fatte, comunque, o sono in programma riunioni fra gli Amministratori per riesaminare la questione e trovare le giuste soluzioni, se ancora possibile, tenendo anche conto del fatto che sono in corso lavori sulla linea ferroviaria dopo Piazza al Serchio.

Andreino Fabiani