Pronto a riaprire i battenti l’Hotel Napoleon

Riapertura il 9 giugno, sarà gestito, per i prossimi 4 mesi, dalla Cooperativa Sociale Lunears. Disponibili 25 posti letti ma il progetto è quello di realizzare una serie di mini appartamenti.

La facciata dell'Hotel Napoleon
La facciata dell’Hotel Napoleon

Pronto a riaprire i battenti dal 9 giugno l’Hotel Napoleon. Un pezzo di storia cittadina che riparte dopo oltre un anno e mezzo di chiusura, che ha lasciato per questo lasso di tempo Pontremoli senza le due sue maggiori e storiche strutture ricettive, considerando l’ormai definitiva perdita del Golf Hotel.

Ma, per fortuna, non è questa la sorte del Napoleon che, come ci spiega l’avvocato Roberto Magnavacca, proprietario dell’immobile con i due nipoti, figli del fratello scomparso, è pronto ad accogliere nuovamente turisti e visitatori: “in questi mesi è stato fatto un ottimo lavoro per arrivare pronti alla riapertura – confida l’avvocato Magnavacca – si è fatta opera di pulizia dell’area esterna, sono state lucidate e ammodernate le camere, è stata ristrutturato il piano terra, con la realizzazione di spazi più ampi per l’accoglienza dei clienti e il soggiorno, oltre all’ammodernamento dei servizi igienici”. A gestire l’albergo sarà la Cooperativa sociale Lunears a cui è stata affidata la conduzione della struttura per i prossimi quattro mesi, fino quindi ai primi di ottobre “quello che stiamo portando avanti assieme alla Cooperativa penso sia un ambizioso obiettivo di promuovere una cultura dello sviluppo sostenibile poggiando su tre pilastri specifici: innovazione dell’offerta turistica, riqualificazione di un edificio storico nel centro della città, inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità”. Un punto, quest’ultimo, su cui Magnavacca punta molta della sua attenzione “offrire l’opportunità di lavoro a persone svantaggiate è senza dubbio una degli aspetti più importanti di questa iniziativa”.

L'Hotel Napoleon in una cartolina degli anni '70
L’Hotel Napoleon in una cartolina degli anni ’70

Per quanto concerne invece l’innovazione turistica Magnavacca la individua soprattutto nelle opere ancora da realizzare nel prossimo futuro “al momento l’Hotel ha a disposizione 25 posti letto rispetto ai 60 potenzialmente fruibili. Questo perché si sta ancora lavorando sull’ultimo piano della struttura che vorremmo trasformare in mini appartamenti destinati a famiglie o a piccoli gruppi che chiedono questo tipo di ospitalità per soggiorni più lunghi e autosufficienti. Penso, ad esempio, ai lavoratori dello smart working ed è anche in quest’ottica che abbiamo realizzato una sala convegni per l’organizzazione di riunioni dotata di accesso internet con sistema wi-fi free”.

A questi concetti si unisce anche il presidente della Lunears, Mario Pinelli che sottolinea come “l’obiettivo sia quello di presentare una struttura ricettiva qualificata e idonea per il mercato del turismo” in particolare ora la scommessa “è quella di intercettare i nuovi turismi natura e outdoor, offendo servizi di qualità e innovativi con un’attenzione particolare alla salute psico fisica”. Per arrivare a questi obiettivi si è realizzato uno spazio benessere al piano rialzato, con la realizzazione di un’area per le attività di gruppo, il recupero psico-fisico e la meditazione. Dovrebbe anche riaprire, probabilmente da luglio, il ristorante ma con una formula limitata “non è possibile, anche per il personale che sarebbe necessario, – sottolinea Magnavacca – pensare in questo momento ad un’apertura quotidiana o comunque fissa nell’arco della settimana. Con ogni probabilità si opterà per una soluzione ‘a chiamata’, quindi solo su richiesta e prenotazione”. Ed è inevitabile anche una riflessione su come l’ampia presenza di agriturismi e bed and breakfast stia cambiando il mondo delle strutture ricettive “è evidente che alberghi ed hotel devono adattarsi a questa nuova tipologia di offerta. Credo che il Napoleon – conclude Magnavacca – lo abbia fatto con intelligenza e sia pronto a questa nuova sfida, che riguarda soprattutto i mesi al di là del periodo estivo”.

(Riccardo Sordi)