Luciano Preti e Walter Massari alla conquista di Berlino

Mostre. Alla Galerie Lache e Farben fino al 12 febbraio un evento artistico che fa onore a Pontremoli

03mostraBerlino1Non è certo una cosa da poco scoprire che due artisti pontremolesi, il maestro Luciano Preti, pittore e scultore, e il fotografo Walter Massari, da tempo figure centrali della cultura nostrana, dal prossimo 12 gennaio fino al 12 febbraio 2019 saranno a Berlino dove esporranno un cospicuo numero di loro opere nella manifestazione internazionale “The crossing of the art – Italians in Berlin”, organizzata presso la Galerie Lache e Farben, in Brunnenstrasse 170. Un exploit che ci coglie di sorpresa perché da tanto non succedeva che la nostra terra potesse proporre una rappresentanza così significativa in manifestazioni di grande rilievo.
03mostraBerlino2Per Preti, in verità, si tratta di una tappa ulteriore del suo incredibile percorso personale che, da tempo ormai, lo vede al centro dell’attenzione nel panorama internazionale. A Berlino continuerà a raccontare il suo viaggio onirico, legato al tema dell’arca, in un percorso “verso le isole di carta” proposto attraverso sette tele e cinque sculture. Le sue opere permettono di definire sempre meglio quel suo mondo fantastico fatto non solo di luci e di ombre tipico della sua scultura, ma anche di macchie di colore che, frammentandosi e assumendo forme quasi impreviste, sembrano volersi sprofondare in un mondo di silenzi che Preti sente sempre più suo, quasi che, toccata terra con la sua arca e liberati i suoi abitanti a nuova vita, voglia farne il proprio rifugio ideale per immergersi del tutto in una realtà che lo sciolga definitivamente dal peso del presente.
03mostraBerlino3Per Walter Massari, invece, un’occasione importante per portare all’esterno della propria quotidianità la costante ricerca di una realtà che, in modo tutto suo, riesce a scoprire attraverso l’obiettivo. La passione per il bianco e nero, di cui continua a dare saggi di grande effetto con le sue opere, trova nella proposta berlinese risposte diverse per interpretare un mondo sociale sempre più complesso di cui evidenzia in maniera non solo ironica, semmai perplessa, la crescente superficialità, fatta di inconsapevole disattenzione per il bello che ci circonda per immergersi nel banale, in una nuova forma di egoismo estetico in cui ognuno, inconsciamente, grazie alle nuove tecnologie, vuole essere attore. Un messaggio importante e preoccupante che le immagini raccolgono e lanciano con crescente costernazione, consapevole che forse potrebbe essere troppo tardi per tornare a guardarsi intorno per riscoprire la realtà che conta.
Due modi di essere, di elaborare e di comunicare di due artisti in costante crescita che ci offrono l’opportunità di riflettere sul senso dell’arte e sulle sue infinite possibilità di farci pensare, consapevoli che spesso è proprio il particolare ad indirizzarci verso obiettivi importanti, per aiutarci in ogni occasione a scoprire quel nuovo che ci permette di crescere e, nel possibile, di migliorarci. (lb)