Sono iniziati i lavori di demolizione alla ex Cementi

Da “OpenPontremoli” un’interpellanza: “Avete avvisato la popolazione?”

La struttura fatiscente della ex Cementi in zona porta fiorentina a Pontremoli
La struttura fatiscente della ex Cementi in zona porta fiorentina a Pontremoli

Chi è transitato nei giorni scorsi nelle vicinanze della ex Cementi ha potuto vedere ruspe all’azione che stanno demolendo il fabbricato abbandonato da decenni. Sono infatti recentemente iniziati i lavori di abbattimento della struttura (lavori che dovrebbero durare circa tre mesi) che fa “brutta mostra” di sé con la sua scheletrica sagoma collocata in zona Porta Fiorentina, quasi al centro tra due straordinarie bellezze di Pontremoli come il centro storico e la SS. Annunziata. Un atto importante visto che segna un passo fondamentale per il recupero di quest’area dismessa che fino agli anni ’70 dava lavoro a diverse decine di pontremolesi (e non solo). Un percorso travagliato quello della Cementi che da decenni attende una soluzione. E che sembra aver preso la “dritta via” dopo che la ditta Aura Manghi di Fontanellato ha acquistato l’area nel novembre del 2014 con un’offerta di 158.534 euro. Dopo un lungo iter burocratico e un sopralluogo svolto da Arpat lo scorso aprile, in cui le analisi non avrebbero rilevato anomalie particolari, si è passati ora alla fase di demolizione. Si è poi proceduto allo smaltimento dell’amianto con la bonifica di 700 metri quadrati di lastre di eternit che formavano tettoia e pluviali. Primi passo per giungere alla conclusione del progetto approvato dal consiglio comunale in una variante, molto ridimensionato rispetto all’originale del 2007, che prevedeva la creazione di un grande complesso polifunzionale. In pratica, secondo la variante, si ridurrebbero i volumi previsti da 52.000 metri cubi a 11.500, suddivisi tra un fabbricato commerciale A (6.800 metri cubi), un fabbricato commerciale B (2.000 mc), restauro ex Villa Ceppellini (2.700 mc). All’interno di queste aree sono previste inoltre le strade (530 metri quadri), i marciapiedi (172 mq), i parcheggi (1.786 mq) e il verde pubblico (5.941 mq). Il tutto per un costo complessivo previsto di oltre due milioni di euro: un milione per la demolizione, un milione e 160.000 euro per l’urbanizzazione. Al termine dell’opera, quindi, solo una porzione dell’area (la parte dei capannoni che si affacciano sulla strada) sarebbe utilizzata per la realizzazione di una grande distribuzione (supermercato?) e di un parcheggio. Dovrebbe poi nascere anche un’area verde di collegamente con la SS. Annunziata che potrebbe divenire una sorta di parco e luogo di transito per i pellegrini della Francigena.

Il capogruppo di "OpenPontremoli", Francesco Mazzoni
Il capogruppo di “OpenPontremoli”, Francesco Mazzoni

Ma, assieme alla soddisfazione per l’avvio della demolizione, c’è anche la preoccupazione e la segnalazione di qualche disagio. Tanto che i tre consiglieri comunali di “OpenPontremoli”, Francesco Mazzoni, Elisabetta Sordi e Gregorio Petriccioli hanno presentato un’interpellanza al sindaco Lucia Baracchini evidenziando che l’intervento di demolizione “sta causando preoccupazione fra i cittadini, anche per le ingenti quantità di polveri che si diffondono nell’aria durante i lavori”e che prima di dare avvio all’opera “sarebbe stato opportuno, da parte dell’Amministrazione, comunicare adeguatamente alla popolazione i tempi e le modalità dell’intervento”. E dando per scontato che il recupero dell’area “rappresenta un obiettivo strategico per la città, che trova la piena condivisione anche da parte del gruppo Open Pontremoli” ma questo a patto che “ogni fase dell’intervento di trasformazione avvenga nel pieno rispetto delle regole e della salute pubblica”. Inoltre i tre consiglieri segnalano che “nei giorni scorsi, è mancata l’acqua potabile, o comunque c’è stata una riduzione del flusso, presso le abitazioni situate in località San Lazzaro e, più in generale, alla Santissima Annunziata”.

Il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini
Il sindaco di Pontremoli Lucia Baracchini

chiesa-di-san-lazzaroDal canto suo il sindaco rivendica la bontà dell’opera che riqualifica un’area degradata della città: “Siamo riusciti a far si che la ditta prendesse in carico la demolizione e la bonifica dell’intero sito e non solo dell’area della variante come era loro intenzione,”. Senza dimenticare che la creazione del parcheggio “risponderà alle esigenze della popolizione della SS. Annunziata a cui, anche per la conformazione stessa della zona, era molto difficile dare risposte adeguate”. Inoltre l’ipotesi del “parco verde” alle spalle della nuova struttura permetterebbe l’accesso alla chiesa di San Lazzaro (nella foto a lato). In quanto alla segnalazione del mancato flusso dell’acqua potabile il sindaco esprime la sua perplessità “bisognerà sentire i tecnici ma credo sia difficile che i due eventi possano essere considerati collegati”. (r.s.)