La scuola primaria di Albiano Magra accorpata a Fosdinovo?

Decisione ratificata dal commissario prefettizio di Aulla. E intanto monta la polemica

Albiano Magra
Albiano Magra

Albiano Magra, la più popolosa frazione aullese, “enclave” toscana in territorio ligure, è di nuovo agli onori della cronaca: la “Mahatma Ghandi”, la scuola primaria del paese, potrebbe essere accorpata l’anno prossimo all’Istituto Comprensivo di Fosdinovo. Sembra incredibile, ma potrebbe proprio andare così: le scuole albianesi, storicamente accorpate a quelle del capoluogo Aulla, potrebbero essere accorpate a quelle di un comune nemmeno confinante, distante oltre 20 km e separato da esso dai due comuni liguri di Santo Stefano e Sarzana. Non è in discussione la chiusura del plesso che attrae ad Albiano i bambini della vicina frazione di Caprigliola ma talvolta anche di Ceparana e Bolano. I disagi saranno però evidenti per i genitori, per quanto riguarda la gestione degli aspetti amministrativi della vita scolastica, e per il personale: tutti costretti a salire fin sotto il Castello Malaspina per i loro adempimenti. Soprattutto, ricadute negative potrebbero senz’altro arrivare sotto il profilo didattico: gli insegnanti del plesso albianese sono associati al Comprensivo di Aulla e con le regole sui trasferimenti fissate da Ministero e Sindacati dopo la riforma Giannini, il passaggio della “Ghandi” sotto Fosdinovo potrebbe significare la riapertura settembrina delle scuole con un collegio docenti completamente nuovo, con buona pace della continuità didattica e della buona immagine della scuola che le maestre hanno saputo costruire in questi anni, come testimoniano numeri molto significativi: 136 bambini alla primaria, 78 alle scuole dell’infanzia e ben 41 bambini a cui è stata rifiutata l’iscrizione per carenza di spazi. Già nel 2015 la Conferenza dei Sindaci dell’Unione di Comuni, in sede di Conferenza zonale dell’istruzione per la riorganizzazione del Piano Educativo Zonale della Lunigiana, propose l’accorpamento Albiano-Fosdinovo. Il comune toscano rischiava di perdere dirigenza scolastica e dirigenza amministrativa per la riduzione del numero degli alunni. L’accorpamento della scuola toscana più vicina, Albiano appunto, sarebbe servito per evitare a Fosdinovo di essere incluso in un circolo didattico di Carrara. L’opposizione della sindaca Magnani impedì la decisione. Un anno dopo, la Conferenza dei Sindaci non ha incontrato alcuna resistenza aullese, dato il commissariamento della giunta dopo le dimissioni di metà del consiglio comunale. La protesta popolare si è fatta da subito accesa: affollatissima manifestazione di bambini e famiglie della zona due sabati fa, oltre 1.500 firme a difesa dell’autonomia della scuola raccolte domenica scorsa fuori dal seggio elettorale, minacce di trasferire l’anno prossimo tutti i bambini in altre scuole del comprensorio. “Queste sono le conseguenze delle scelte votate da un commissario prefettizio che dovrebbe occuparsi solo di ordinaria amministrazione e del vuoto politico che si è venuto a creare nella nostra città grazie alle dimissioni davanti al notaio” ha accusato l’ex sindaco Silvia Magnani, che ha puntato il dito contro gli altri “cari colleghi sindaci”, rei di avere approfittato del vuoto politico creatosi. E che la situazione politica attorno alle sorti della scuola “Mahatma Ghandi” sia incandescente lo testimoniano l’esposto alla giunta regionale presentato dalla lista civica Idee in Comune di Matteo Lupi e Maria Grazia Lombardi e l’analoga azione promossa dal PD aullese. Il tutto mentre nella seduta di giunta dell’Unione di Comuni, convocata per discutere ancora del caso Albiano lo scorso 2 dicembre, i sindaci del PD hanno chiesto al presidente Ballerini di escludere dalla discussione (non era previsto un voto ma solo un’informativa) i vice sindaci di Zeri e Tresana in quanto non sindaci, e la sindaca pontremolese Baracchini, rappresentante di un comune non aderente all’Unione: tutti e tre rappresentanti del centrodestra. (Davide Tondani)