Paesi di Lunigiana: storie, paesaggi e tanta bellezza che spesso fatichiamo a vedere

Presentato in San Caprasio ad Aulla il secondo volume che raccoglie testi e immagini tratti dalla fortunata rubrica sul Corriere Apuano

La chiesa parrocchiale di Alebbio

Un itinerario appassionante e appassionato, in 130 tappe. Tra maestà e lapidi, personaggi e ponti, curiosità e aneddoti. È appena uscito il secondo volume di “Paesi di Lunigiana”, scritto da Paolo Bissoli, “un viaggio tra borghi e castelli”, edito dal Corriere Apuano. Un libro che nasce dalla rubrica dedicata ai paesi e uscita sul nostro settimanale, che ha riscosso tanto successo e ha consentito, durante i lunghi mesi della pandemia, di fare un viaggio immaginario, ma piacevole.
Dopo il successo del primo volume, il secondo è stato presentato sabato 1 aprile nel teatrino di San Caprasio, ad Aulla, dagli studiosi Riccardo Boggi ed Emilia Petacco. Il parroco, don Lucio Filippi, e Grazia Tortoriello, dell’amministrazione aullese, hanno portato i saluti e poi si è entrati nel vivo della discussione. Vinca e la strage nazifascista del 1944, Terrarossa e la dinastia dei Cocchi, Filetto e la fiera dei fidanzati sono solo alcune delle decine di storie che si possono trovare in questo secondo volume, a cui è stata allegata una mappa con tutte le tappe.
“Dopo il primo volume – ha esordito Riccardo Boggi – abbiamo promosso la presentazione del secondo per cercare di capire cosa ha mosso Paolo nelle sue scelte e le novità trovate girando in Lunigiana. Noi spesso fatichiamo a vedere le bellezze che ci circondano”.
“Ho avuto la fortuna e il piacere di presentare il primo volume – ha aggiunto Emilia Petacco – il secondo è un compimento del percorso, Paolo Bissoli ha raccontato gli spazi attorno ai campanili, i piccoli borghi: attraverso il suo lavoro emerge il sacrificio fatto in passato. Ci parla delle chiese, di oratori,  portali e stemmi, senza dimenticare l’acqua, elemento che tiene uniti i borghi, con i lavatoi, i ponti. I borghi non si salvano solo con la riqualificazione, ma soprattutto con la memoria”.

L’oratorio di San Rocco, nel territorio parrocchiale di Corvarola

“I due libri sono il risultato di tre anni di lavoro – ha evidenziato l’autore -, sul Corriere Apuano per mesi è uscita una pagina dedicata ai paesi, per una sorta di viaggio immaginario, iniziato durante la pandemia. La rubrica è piaciuta molto, denota un profondo attaccamento delle persone ai paesi. La nostra storia è la storia dei nostri paesi. Il territorio è cambiato molto, lo spopolamento ha inciso, tutti questi borghi hanno in comune l’emigrazione e spesso anche un ritorno di persone che non hanno niente a che fare con la Lunigiana. Ci sono tentativi di recupero, da elogiare, ma c’è ancora molto da fare. La scelta fatta è stata quella di dedicare lo stesso numero di pagine a ogni borgo, con il tentativo non raccontare la storia, ma il paese, la sua anima, anche come stimolo per chi ci vive. Buona parte del merito va a Caterina Rapetti che ha approfondito la parte storica”.
Spesso noi non vediamo le bellezze che ci circondano, il libro può essere un buon mezzo per scoprire la Lunigiana e di fare turismo.
“Il coinvolgimento delle persone nel libro è stato significativo – ha chiuso l’autore -, ci hanno aperto le chiese, raccontato storie, curiosità e aneddoti. Vorrei segnalare alcuni luoghi o dettagli in particolare, come la chiesa di San Cristoforo di Gordana, l’altare maggiore nella chiesa di Albiano Magra acquistato dalla chiesa di San Pietro a Pontremoli, la grotta di Diana a Canossa, con incisioni rupestri preistoriche. È stato un lavoro faticoso, di ricerca, ma sono contento del risultato”.

Monica Leoncini