Grazie ad un investimento di 370.000 euro
Grazie ad un investimento di 370.000 euro, sostenuto dal Ministero della Cultura e, in parte, dalle casse comunali, sono stati eseguiti l’efficientamento energetico, con la creazione di un microclima nelle sale, il rifacimento del tetto, la tinteggiatura della facciata, la sostituzione delle caldaie, la messa in sicurezza del sistema antincendio del convento degli Agostiniani, dove ha sede anche il Museo di arte sacra che prossimamente ospiterà l’esposizione del Parato di Niccolò V e delle opere degli Uffizi diffusi. L’edificio, che sorge dove era l’antica chiesa, che, fondata dal nonno di Andreola Bosi, madre di Niccolò V, fu distrutta dal terremoto del 1920.
Fu ricostruito, grazie anche a finanziamenti regionali, a cavallo degli ultimi due secoli, dove si era formato un prato abbandonato. Il complesso del Museo ha un grande valore per l’importante biblioteca, con il percorso del libro antico, per le opere d’arte sacra che ospita (con dipinti e sculture), per il museo Bernacca e molto altro ancora. Un Museo che, come detto, è interessato dal progetto “Uffizi diffusi” (ne parliamo più dettagliatamente a pagina 8) ma che tra poco ospiterà anche i preziosi “Panni aurei vellutati” del prezioso parato dai ricami in oro di Niccolò V, figlio di Bartolomeo Parentucelli e di Andreola dei Bosi di Verrucola, nato il 15 novembre 1397 a Sarzana, secondo la “minuziosa e ponderosa ricerca d’archivio dello storico” Giovanni Sforza.
Donati a Fivizzano da Papa Callisto III (o da padre Agostino Molari di Posara, confessore di Papa Gregorio XIII), furono venduti allo Stato dopo il terremoto del 1920 per ricostruire le scuole distrutte. Vane le richieste del Comune per riaverli definitivamente. A partire dal 25 marzo, alle 15,30, apposite guide faranno apprezzare ai visitatori la bellezza e la magnificenza degli Aurei Panni. “Facciamo cultura anche per migliorare l’attrattiva del Comune e richiamare turisti”, ha dichiarato il sindaco Giannetti. Il centro storico di Fivizzano diventa, così, sempre più accogliente, essendo stata restituita bellezza ad un edificio che rappresenta uno dei “giacimenti culturali di maggior valore del territorio”, per usare un’espressione sentita in un convegno svoltosi a Fivizzano e dedicato alle tematiche del Metaverso in materia di sanità, turismo, gestione del patrimonio artistico e culturale.
Andreino Fabiani