
Si è tenuta a Roma l’Assemblea nazionale dei referenti diocesani del Cammino sinodale. Per la nostra diocesi era presente don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale e delegato vescovile per il Cammino sinodale: “due giornate importanti e positive

Con la partecipazione di oltre 250 referenti diocesani (tra vescovi, sacerdoti, religiosi e laici), in rappresentanza di 147 diocesi, si è svolto a Roma l’appuntamento organizzato dal Comitato nazionale per fare il punto della situazione e rilanciare il Cammino sinodale della Chiesa italiana, avviato nel 2021.
L’iniziativa è stata l’occasione per scattare una prima fotografia sullo svolgimento dei “Cantieri di Betania”, il cui scopo nel secondo anno del Cammino sinodale era di “creare uno stile, gettando ponti verso i diversi mondi, e non quello di proporre delle esperienze che poi vengano archiviate”, come ha precisato mons. Erio Castellucci, presidente del Comitato nazionale.
Secondo quanto emerso dal convegno, al 31 gennaio 2023 nelle diocesi italiane sono stati attivati 377 Cantieri. Entrando nello specifico, di questi: 101 su quello della “strada e del villaggio”, 99 quello dell’“ospitalità e della casa”, mentre 93 per quello delle “diaconie e della formazione spirituale”.
Per quanto riguarda i temi, i primi affrontano questioni relative ai giovani, alle famiglie, all’iniziazione cristiana, alla carità, al volontariato, all’ambito socio-politico, ai linguaggi, alle fragilità, al lavoro e al Creato. I secondi si concentrano sugli Organismi di partecipazione (Consigli presbiterali, Consigli pastorali e degli Affari economici…), sulla corresponsabilità, sulla fraternità, sui sacerdoti e sul rapporto tra consacrati e laici e con la comunità, sulla leadership e sulla gestione di beni e strutture. I terzi focalizzano l’attenzione sulle strutture ecclesiali, sulla centralità e riscoperta della Parola, sulla formazione, sui ministeri, sul ruolo delle donne, sui passaggi di vita.

Per la nostra diocesi era presente don Maurizio Iandolo, vicario per la pastorale e delegato vescovile per il Cammino sinodale, che ha riportato così la sua esperienza.
“Le due giornate vissute a Roma sono state importanti e positive. Da parte del Comitato nazionale sono stati dati alcuni elementi per impostare il lavoro del prossimo anno pastorale, dove alle Chiese locali è richiesto un discernimento in merito ai temi più importanti che sono stati sviluppati e che noi, come diocesi apuana, abbiamo già individuato; sto parlando, cioè dei temi giovani e scuola, povertà e volontariato, disabilità e sofferenza, già oggetto delle ‘convocazioni sinodali zonali’ che vivremo nei mesi di marzo e aprile. L’istruzione che è stata data è quella di fornire una sintesi delle indicazioni emerse e di inviarle al Comitato nazionale entro il 15 giugno. Queste ‘sintesi diocesane’ verranno in seguito inviate all’Assemblea dei vescovi e a quel punto si aprirà la cosiddetta ‘fase sapienziale’”.
Quanto all’andamento del cammino sinodale in diocesi, don Maurizio dice che “è un’attività impegnativa quella stiamo svolgendo con i ‘tavoli di lavoro’ delle convocazioni sinodali zonali, in quanto adesso dobbiamo motivare il perché dei temi scelti nelle diverse realtà diocesane. Una volta rientrato da Roma, mi confronterò sia con il vescovo che con la Commissione diocesana per il Cammino sinodale per gettare le basi della sintesi che come diocesi saremo tenuti a presentare. L’assemblea svoltasi a Roma è stata costituita da due giornate intensissime di incontri e scambio di esperienze, dove lo Spirito Santo ha soffiato forte, in quelli che possono essere definiti dei veri e propri ‘cenacoli’ di lavoro”. (df)